martedì 31 luglio 2007

Cave,la Regione aggiunge 8 millioni di metrei cubi

L'Eco di BergamoLa Commissione: nel piano 2,6 milioni oltre a quelli della Giunta. Stralciata una cava di Calcinate, quella di Dalmine e ridotta Caravaggio. Ma i metri cubi aumentano ad ogni passaggio istituzionale.
Alla fine la VI commissione regionale (Ambiente e protezione civile) porta in dote al Piano cave provinciale circa 2,6 milioni di metri cubi in più per sabbia e ghiaia - che si aggiungono ai 5 milioni e 375 mila che avevano già ricevuto il via libera della Giunta presieduta da Roberto Formigoni - e due novità: niente più ambito a Calcinate , e volumi ridotti a Caravaggio . In totale, quindi, i cavatori bergamaschi potranno contare su circa 56.675.000 di materiale estraibile (spalmati su una quarantina di ambiti e sui dieci anni di validità del programma), 7 milioni e 975 mila in più di quelli che la Provincia aveva deliberato col suo atto pianificatorio nel 2004.
Terminate le audizioni iniziate nel novembre scorso (passate al vaglio circa 60 osservazioni di enti locali, cavatori e associazioni), la commissione presieduta dall'azzurro Stefano Maullu ha chiuso il suo iter, confezionando la proposta che arriverà, dopo la pausa estiva, sui banchi del Consiglio regionale per l'approvazione definitiva. Intanto al voto di ieri non hanno partecipato i rappresentanti di Ds, Margherita e Verdi - in dissenso con l'aumento delle volumetrie e col metodo adottato («non è stata rispettata la normativa europea che impone la Valutazione ambientale strategica», sostengono) -, mentre si è astenuto il consigliere di Forza Italia Marcello Raimondi.
Tra le modifiche principali uscite dalla Commissione, lo stralcio delle cave di Dalmine e Calcinate (ma il milione di metri cubi di quest'ultima verrà ricollocato in altri territori), la riduzione di un milione di metri cubi a Caravaggio (che riporta i volumi alle previsioni della Provincia di 2 milioni di metri cubi), di 500 mila a Boltiere e Antegnate , l'aggiunta di prescrizioni su alcuni siti, come quello di Onore . Tra i «più» e i «meno», comunque, il Piano risulterebbe ampliato di altri 2,6 milioni di metri cubi per sabbia e ghiaia, la voce principale dell'attività estrattiva. Tutti contenti? Pare proprio di no. Il Piano cave rischia infatti di fare la fine della coperta di Linus. Troppo corta dal punto di vista dei cavatori, che avevano chiesto almeno il doppio (altri 5 milioni di metri cubi oltre a quelli già messi dalla Giunta regionale) e troppo lunga per il centrosinistra e gli ambientalisti.
"Se le cifre sono queste – commenta a caldo Giacomo Pesenti, delegato provinciale dell'Anepla (Associazione nazionale estrattori e produttori lapidei) – decisamente non ci siamo. Non solo i quantitativi non sono nemmeno in linea con quelli del vecchio Piano, scaduto nel 2000. Ma i ritardi dell'iter hanno già determinato il consumo di molte riserve. Visto che la partita non è ancora conclusa, ci auguriamo almeno che il Piano arrivi quanto prima in Consiglio regionale".
I nuovi volumi sono però una doccia fredda anche per la Provincia (che ha sempre difeso i numeri del suo Piano, definito equilibrato, e si è sempre detta contro qualsiasi ampliamento) e il centrosinistra, critico sulla procedura seguita. In Consiglio regionale - dove i Verdi annunciano già la presentazione di alcuni emendamenti - si prepara quindi un passaggio movimentato. "Ds, Margherita e Verdi – concordano i consiglieri Beppe Benigni, Battista Bonfanti e Marcello Saponaro – non hanno partecipato al voto in Commissione, perché la normativa europea che impone la Vas (Valutazione ambientale strategica), non è stata rispettata". Accusa rispedita al mittente dall'assessore regionale all'Ambiente (nonché consigliere provinciale) Marco Pagnoncelli: "Non c'è nessuna violazione, dato che il procedimento del Piano cave bergamasco è stato avviato prima dell'entrata in vigore della normativa comunitaria".
Ma secondo Ds e Margherita ci sarebbe stato anche un difetto nei rapporti con gli enti locali. Fa presente il diellino Bonfanti: "Da qualche tempo Giunta e Commissione regionali hanno l'abitudine di inserire nuovi ambiti di escavazione senza sentire l'amministrazione provinciale. Una procedura scorretta, perché limita le competenze di programmazione dell'ente provinciale". Per questo anche il diessino Benigni si augura "una nuova normativa regionale che, una volta definiti i fabbisogni, renda protagonisti gli enti locali nella localizzazione delle cave".
Dal verde Saponaro, quindi, l'appello a "Provincia e Comuni che vogliono tutelare il territorio a far sentire la propria voce. Il Piano si gonfia di milioni di metri cubi ad ogni passaggio istituzionale, addirittura con nuovi ambiti inseriti dalla Giunta (Antegnate e Casirate d'Adda ) e dalla Commissione (Torre Pallavicina )". Per il centrosinistra, infatti, «"onostante le migliorie ottenute, il Piano tutela più l'interesse dei cavatori che quello generale".
Se gli scontenti restano, c'è però da dire che dopo un'istruttoria durata oltre tre anni, il Piano uscito dalla Commissione costituisce un primo punto fermo. Oltre ai 56.675.000 metri cubi di sabbia e ghiaia (con 9.925.000 di riserve residue), sono previsti 650 mila metri cubi di argille (50 mila di riserve), 28.300.000 di calcari e dolomie, contro i 26.150.000 previsti dalla Provincia (52 milioni e 900 mila di riserve, contro i 46 milioni e 650 mila), 889 mila di pietre ornamentali, contro 1 milione e 453 mila (1.988.000 di riserve contro 2 milioni e 155 mila), 700 mila metri cubi di materiali dalle cave di recupero, contro il milione e 195 mila previsto da via Tasso.
Benedetta Ravizza

domenica 29 luglio 2007

Ex Cava Vailata continuano le polemiche

Continua a suscitare polemiche l'argomento sull'ex Cava Vailata,se dovrà diventare un cimitero di cemento-amianto,oppure se lasciarlo così com'è,e come è stato negli ultimi anni.L'opposizione di centro-destra,in primis la Lega è contraria all'ipotesi portata avanti dalla Team,società pubblico-privata che ne detiene la proprietà,di fare dell'ex Cava una discarica di cemento-amianto.Mentre la maggioranza di centro-sinistra che sostiene la giunta Borghi,tramite un ordine del giorno approvato nell'ultimo consiglio comunale,sostanzialmente boccia il progetto con argomentazioni tecniche più che politiche,prefigurando il progetto della Team poco chiaro e insufficiente ,soprattutto nelle parti dove bisogna fare chiarezza,quelli ambientali.Noi Verdi sosteniamo la cautela prima di tutto,che nella fattispecie significa la comprensibilità del progetto,senza ambiguità alcuna.Aver votato un ordine del giorno che impegni moralmente la Regione Lombardia(l'unico ente che deciderà il che fare della cava)a bocciare il progetto della Team,ci convince ed è trasparente verso gli elettori che ci hanno dato la loro fiducia.L'unico aut aut all'interno della maggioranza,arriva dal Prc con il consigliere Zoccoli,che boccia senza se e senza ma un futuro da discarica per l'ex Cava Vailata.

venerdì 13 luglio 2007

Brebemi:la prima regola di sostenibilità è il rispetto delle norme

12 luglio 2007 - La volete? Ma a cosa serve ‘si fatta? La Brebemi come da progetto scorrerebbe così costosa e così bassa nella pianura bergamasca da non essere utile ad alleggerire di traffico l’A4 (8% in meno secondo il progetto Brebemi), come del resto hanno imposto, per motivi diversi Bettoni e Benetton. Correrebbe, sempre secondo il tracciato, attraverso la campagna senza nessuna utilità di servizio per le aree più abitate e industrializzate e così in periferia rispetto ai centri cittadini da non potersi neppure chiamare Bre-be-mi. Semmai, Ro(vato)-Mel(zo).
Non dimentichiamo inoltre i costi non dovuti a carico del contribuente, che pagherebbe tramite il concedente siderali e illegittimi costi di indennizzo al termine della concessione, in sfregio alle norme europee e alla “presunta opera a carico dei privati”.
Di tutto ci aspettiamo da Formigoni. Dal Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ex magistrato di Mani Pulite ci aspetteremmo invece che le direttive europee sul rispetto delle garanzie delle gare d’appalto venissero rispettate, che le opere a carico dei privati fossero veramente a carico dei privati, che il pubblico si limitasse a svolgere serie, qualificate e migliorative valutazioni di utilità e di impatto ambientale e, infine, ci aspetteremmo che la funzione di infrastruttura per il trasporto non venisse vanificata dall’urbanizzazione delle aree adiacenti, come previsto invece dalle nuove proposte di normativa regionale che mettono a gara anche i nuovi volumi di cemento per capannoni e ipermercati nelle aree che dovrebbero essere invece di rispetto per almeno un chilometro dalle carreggiate.
Marcello Saponaro

Aderisci e agisci

Aderire ai Verdi è semplice ma soprattutto utile. Siamo cresciuti anche a Bergamo negli ultimi due anni. Abbiamo aperto nuovi circoli e aumentato il numero degli iscritti. Abbiamo bisogno di essere molti di più per conquistare nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile, nuovi diritti per i cittadini, rinnovare la sinistra e la società.
Puoi aderire ai Verdi direttamente presso la nostra sede di Bergamo, aperta tutti i pomeriggi (ma è meglio verificare prima allo 035-19905981) in Via Borgo Palazzo 4 a Bergamo;
oppure scaricando il modulo di richiesta adesione (obbligatorio) (Formato DOC) (Formato PDF)e inviandolo, compilato in ogni sua parte, direttamente alla Federazione Nazionale - Ufficio Tesseramento - Via A. Salandra 6 - 00187 ROMA, unitamente alla copia del versamento della quota.
La quota di adesione minima è di 30 €Per i giovani fino a 26 anni (compresi) bastano invece solo 15 €
Le quote di adesione vanno versate mediante:
Conto Corrente postale n° 37703006 intestato a Federazione dei Verdi, via Salandra 6, 00187 Roma
Bonifico bancario: Banca del Credito Cooperativo di Roma AG.21, via dei Gigli d'oro 17, Roma - C/C n.1350 - CAB 03221 - ABI 08327 - CIN: S intestato a: Federazione dei Verdi, via Salandra 6, 00187 Roma
Carta di credito: circuito: VISA - CARTASI - EUROCARD - MASTERCARD - AMERICAN EXPRESS
Telefonandoci il pomeriggio allo 035-19905981 oppure scrivendoci a bergamo@verdinrete.it

Tesseramento ai Verdi

Chiude domenica 15 luglio il tesseramento per l'anno 2007 alla federazione dei Verdi,chiunque volesse aderire può lasciare una mail su questo blog,con i propri dati,verrà ricontattato dalla federazione provinciale di Bergamo.
www.verdi.bergamo.it
www.verdi.it

martedì 10 luglio 2007

Una scomoda verità a Treviglio

Parte oggi 10 luglio la rassegna estiva di cinema all'aperto.Si svolgerà come di consuetudine presso il cortile della Cameroni di Treviglio,e prevederà nel fitto cartellone anche un importante documentario sui cambiamenti climatici,il docufilm "Una scomoda verità"di D.Guggenheim.Il film sarà proiettato giorno 20 luglio,alle 21,30.Da segnalare "La mia droga si chiama Julie"di F.Truffaut giorno 6 agosto,e i "Cento chiodi"di E.Olmi giorno 21 agosto con replica il 22.
Per chi fosse impossibilitato a partecipare al documentario"Una scomoda verità"di giorno 20 luglio,potrà assistere alle proiezioni del film (organizzato dai Verdi Bergamo) giorno 12 luglio a Costa Volpino(Festa della Sinistra- via Wortley-Zona Portici-),oppure il 19 luglio a Clusone al cinema Garden.Introdurrà le serate il consigliere regionale dei Verdi Marcello Saponaro.

Sinistre...Work in progress!

Nasce Sinistra Democratica a Treviglio.Il coordinatore del nuovo movimento nato dalla scissione dei Ds,sarà Romano Resmini,appoggieranno la Giunta Borghi,e saranno faro di tutta la sinistra democratica della bassa bergamasca.

Treviglio sostenibile

Novità nell'ultima seduta della Giunta comunale di Treviglio.Dalla prossima stagione estiva,sarà pronta la nuova bicistazione di Piazza Mazzini.La bicistazione sarà affiancata da una comoda bici-officina,e da un servizio sorveglianza,ed in futuro sarà possibile anche noleggiare le bici.Per finire è stato approvato il progetto della pista ciclabile che collegherà la via Padova alla frazione Battaglie,la fine dei lavori è prevista per la prossima primavera e costerà all'incirca 665mila euro.

mercoledì 4 luglio 2007

Verdi in Tv,Saponaro su Bg Tv e su TeleLombardia

Alle 21.45 su Bergamo TV
Sarà il consigliere regionale di AN Pietro Macconi l'avversario di Marcello Saponaro nella trasmissione di Bergamo TV dedicata al Consiglio Regionale.
Alle 23.00 su Tele Lombardia
Insieme ai consiglieri Tosi (DS), De Martini (Lega Nord) e Zuffada (Forza Italia), Marcello Saponaro partecipa alla trasmissione Agorà di Tele Lombardia

Bandiera arancione la trionferà

Presentazione del libro Bandiera arancione la trionferà. Le rivoluzioni liberali nell'est europeo di Andrea Riscassi.
4 LUGLIO 2007 - ore 20.45, Saletta Civica del Centro Culturale (ex Biblioteca), Viale Betelli, Dalmine
10 LUGLIO 2007 - ore 20.45, Festa dell'Unità, pzz.le Celadina, Bergamo
Interverranno:
Andrea Riscassi, Autore del libro, giornalista Rai 3
Oliviero Bergamini, giornalista Rai 3
Carlo Salvioni, responsabile politiche internazionali DS Bergamo
Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi ù


Il Muro di Berlino è ormai un lontano ricordo, ma per molti Paesi ex sovietici la fine del comunismo non ha segnato l’inizio della libertà. Ora l’Europa orientale è attraversata da movimenti di protesta popolare. La gente scende in piazza e cerca di abbattere i regimi autoritari. Le hanno chiamate rivoluzioni di velluto, colorate o arancioni, come quella vittoriosa in Ucraina. I rivoluzionari cercano soprattutto di sciogliere il giogo che ancora lega molte repubbliche post-sovietiche a quella che era la capitale dell’Urss.
A Mosca però c’è Vladimir Putin che ha rispolverato i simboli del passato e, grazie alle materie prime, tiene sotto scacco i Paesi confinanti.
Anche l’Italia fa la sua parte, mantenendo rapporti privilegiati col Cremlino e concedendo ai russi di vendere direttamente il gas nelle nostre case. Accendendo i fornelli non dobbiamo dimenticare di quanti, nell’area ex sovietica, patiscono la mancanza di libertà. Si può finire in carcere sventolando una bandiera e in manicomio candidandosi alle elezioni. Gli imprenditori non in linea sono condannati ai lavori forzati e i giornalisti indipendenti picchiati a morte in cella o uccisi a colpi di pistola nell’androne di casa.

lunedì 2 luglio 2007

Domenica senz'auto a Treviglio

Domenica 8 luglio, seconda domenica del mese, sarà giornata senz'auto che si svolgerà con le stesse modalità di attuazione delle domeniche ecologiche dei mesi scorsi. Il divieto di circolazione rimane in vigore dalle 9 alle 19.30 nelle vie e piazze interne alla seconda circonvallazione per tutti i veicoli, Euro 4 compresi, e con esclusione dei veicoli a metano, GPL, con motore elettrico e con motore ibrido.
Informazioni presso il Comando di Polizia locale al n° 0363 317602
In caso di pioggia il provvedimento viene sospeso.
Nel mese di agosto la Giornata senz'auto non verrà effettuata per la concomitanza del ponte di Ferragosto.