mercoledì 28 novembre 2007

Castel Cerreto del futuro

Quanto è emerso dall'assemblea con gli abitanti della frazione trevigliese di Castel Cerreto,lascia qualche dubbio ai cittadini di quella frazione,ma a mio avviso pone dei quesiti importanti illustrati dal sindaco Borghi.
Se il Cerreto dovesse ospitare la sede del neonato Plis(parco sovracomunale),un museo della civiltà contadina e un residence per gli ospiti e i dirigenti stranieri della Same,noi Verdi non potremmo che approvare.Se al Cerreto si parlerà di nuove forme di agricoltura(quella biologica che conosciamo molto bene!),di case per le giovani coppie,di un ostello universitario e di un campus dell'istruzione,forse stiamo parlando di qualche cosa di grande che vale la pena analizzare,nel rispetto delle identità e delle tradizioni della piccola frazione.
luigi la delfa

giovedì 22 novembre 2007

BreBeMi: la concessione è irregolare. La Commissione europea apre la procedura d’infrazione

Il 17 ottobre la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per irregolarità riscontrate nella convenzione conclusa tra Cal (Concessioni autostradali lombarde) e Brebemi, la società che dovrebbe realizzare l'autostrada direttissima Milano Bergamo Brescia.
Nella lettera di messa in mora inviata al governo italiano, in possesso dei Verdi, la Commissione scrive: "Sulla base (…) delle informazioni di cui dispone, la Commissione considera che la convenzione conclusa nel 2007 tra CAL e la società Brebemi è contraria alle regole della direttiva 2004/18/CE (direttiva sulla aggiudicazione degli appalti pubblici n.d.r.), e segnatamente agli articoli da 56 a 61 di tale direttiva.”
In particolare Bruxelles critica: l'aumento dei costi oltre il 50% rispetto alla gara iniziale, l'assegnazione a Brebemi di opere ulteriori per un importo di oltre il 70% della gara iniziale, l'assegnazione senza gara di altre opere non previste inizialmente (il tratto centrale della tangenziale est esterna), l'aumento ingiustificato dei pedaggi previsti (oltre il 60% in più), i costi di gestione aumentati più del 200%, i costi del personale aumentati più del 100%, e, infine, la remunerazione degli azionisti della Brebemi, prevista al 3.59% nelle condizioni di gara, è stata aumentata al 4.17% in sede di convenzione.
Per queste ragioni “La Commissione osserva che le numerose modifiche delle condizioni previste nella convenzione iniziale, che riguardano tanto l’oggetto della concessione (…) quanto la remunerazione del concessionario (…) ed il meccanismo finanziario inizialmente previsti (…), appaiono modificare in maniera sostanziale le condizioni sulla base delle quali la società Brebemi aveva vinto la gara bandita per l’attribuzione della concessione.”
Spiace dare una cattiva notizia a Formigoni e a Cattaneo ma il 25 luglio scorso, all’indomani della firma della nuova convenzione, l’avevamo detto: la convenzione era da rifare, la Regione rispetti almeno la legalità. Addirittura nel luglio 2005 chiedevamo di indire una nuova gara europea perché il progetto era cambiato e i costi raddoppiati.
Nessuno ci ha ascoltato, non Formigoni e Lunardi nel 2005 e non Cattaneo e Di Pietro nei mesi scorsi.
Le fantasie formigoniane hanno le gambe corte: è stato fin troppo facile affermare che “BreBeMi la pagano i privati” quando, per trovare i privati che “la pagano” bisognava garantire un rendimento del capitale investito del 4.17%. Quale altro investimento, oggi, viene garantito per 20 anni a un tasso simile?
Entro i prossimi due mesi qualcuno dovrà spiegare queste anomalie alla Commissione europea, ma non sarà per nulla facile trovare argomenti convincenti; quindi è probabile che la procedura di infrazione finisca con una pesante sanzione per l’Italia.
Ora qualcuno dirà che sono i soliti burocrati di Bruxelles che frenano le decisioni, ma forse sarebbe bene evitare figuracce simili e, come minimo, annullare tutto e rifare la gara.
Se poi qualcuno volesse ascoltare per una volta quelli che affermano che Brebemi aumenterà il traffico milanese anziché decongestionarlo, rovinerà il territorio, e sarà troppo costosa, sarebbe meglio.
Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro, Consiglieri regionali dei Verdi

La Lombardia dice NO agli Ogm con quasi 400 mila voti

Milano, 13 Novembre 2007 – Un successo al di là delle più rosee previsioni quello della Consultazione nazionale “Liberi da Ogm”: 393.028 voti raccolti fino al 10 novembre in Lombardia (il 12,76% del dato nazionale) di cui 97.700 espressi on line. La Lombardia ha svolto, così, un ruolo fondamentale nel “referendum” autogestito dalle 32 associazioni riunite nella coalizione ItaliaEuropa liberi da Ogm. Sono infatti 3.086.524 i voti espressi su tutto il territorio nazionale, di cui 3.068.958 a favore di una agricoltura di qualità e “ogm free”.
E’ un dato di straordinario successo: in Italia 32 organizzazioni hanno animato il più grande evento di partecipazione dal basso, non istituzionale, realizzando nei due mesi di consultazione ben 2135 eventi sul territorio nazionale, tra punti di raccolta firme permanenti e/o in piazza, convegni e presenza a fiere, sagre e mostre. 242 di questi eventi sono stati promossi in Lombardia.
Il dato lombardo è ancor più significativo perchè ci collochiamo come la seconda regione in Italia, dopo l’Emilia Romagna, per consensi alla campagna “Liberi da Ogm” nonostante sia proprio qui, in Lombardia, che gli interessi delle lobby biotech (ben ramificati nelle istituzioni) si concentrano cercando di imporre la cultura della produzione transgenica, massificata e industrializzata del cibo.
I cittadini, i produttori e i consumatori hanno scelto un futuro di qualità, di tutela consumatore e di redditività per l’agroalimentare italiano. La Regione Lombardia ne prenda atto definitivamente.
Marcello Saponaro

Chi evade ha i giorni contati!!

Prendere 10000 euro dal fondo di riserva,elargirle ad una società incaricata di stanare gli evasori,e il gioco è fatto!?Sembra proprio di si!La mossa attuata dall'Assessore al Bilancio di Treviglio Elena Stucchi,mette in movimento una serie di soluzioni,per abbatere l'evasionie fiscale a Treviglio.Una soluzione che nell'intento dovrebbe portare benefici alle casse comunali,e nel frattempo dovrebbe dissuadere gli evasori dal non pagare le tasse."Non sarà una caccia alle streghe,ma un atto divuto",così l'Assessore dalle colonne del Giornale di Treviglio.

L'antinucleare

Questa la risposta data da me al responsabile ambiente provinciale dell'Udc G.Luca Viganò,sulle pagine del Popolo Cattolico di settimana scorsa.
Caro direttore, la presente per replicare al Responsabile Ambiente del Comitato Provinciale Udc di Bergamo Gian Luca Viganò,che la scorsa settimana è intervenuto, tramite una lettera indirizzata al vostro settimanale,sulla necessità di una nuova politica energetica in Italia.
Forse qualcuno ricorderà l'8 e il 9 novembre del 1987,come una data importante per la storia del nostro paese. In quei giorni fu votato un referendum abrogativo in cui si chiedeva a gli italiani se volessero o meno l'energia nucleare nel nostro paese. Ebbene la stragrande maggioranza degli elettori bocciò sonoramente il nucleare,decretando la chiusura delle centrali esistenti ed ovviamente quelli in costruzione. L'Italia si liberò dal peso del nucleare,ponendo fine ad una produzione energetica insicura (visto quello che era successo un anno prima a Chernobyl, nell'allora Unione Sovietica) e particolarmente pericolosa. Oggi ,a distanza di 20 anni,alcune forze politiche dell'attuale minoranza,in primis l'Udc,ripropongono con forza lo stralcio di quel referendum,chiedendo come il caso dell'on.Casini,le dimissioni del nostro Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Questa si chiama demagogia!Oggi come allora la proposta antinucleare resta forte e convinta, mentre tanto c'è da fare per la ricerca sul nucleare pulito. Quello che dice il signor Viganò, sulle difficoltà della nostra nazione ad auto sostenersi energeticamente e vero,ma sbaglia quando afferma che gli ambientalisti oggi come allora non hanno mai avuto cura del futuro,avvantaggiando il presente. I Verdi e tutto il movimento ambientalista italiano,dicendo no al nucleare,hanno avvantaggiato il presente,e tutelato il futuro. Un futuro che deve' essere sempre più sostenibile,per il risparmio energetico e le energie rinnovabili(l'Italia è la nazione del sole!), contro i cambiamenti climatici in atto. Il nucleare fa parte del passato,e non ha risolto minimamente la questione delle scorie(vi sembra poco?).Noi siamo per i si intelligenti,e diciamo si alla ricerca sul nucleare pulito,senza sostituire dalla carica di deputato nazionale l'ex Presidente della Camera on.Casini.
Luigi La Delfa
Verdi Treviglio

mercoledì 7 novembre 2007

Domenica prossima, domenica senz'auto.

Domenica 11 novembre, seconda domenica del mese, è domenica ecologica. Sono confermate le usuali limitazioni al traffico dei veicoli a motore all’interno del secondo anello della Circonvallazione:
esse sono in vigore dalle ore 9 alle ore 19.30
valgono anche per i veicoli Euro 4
NON si applicano solamente ai veicoli funzionanti a motore elettrico, a metano, GPL e con motore ibrido.
In caso di pioggia la domenica senz’auto NON sarà effettuata.
fonte www.comune.treviglio.bg.it

Cercasi disperatamente il Piano Cave

Il consueto commento settimanale di Marcello Saponaro per la rubrica Ecologia e dintorni del quotidiano Il Bergamo.
Il Piano Cave della Provincia di Bergamo è ancora fermo tra la Commissione e il Consiglio Regionale. Dopo gli otto milioni di metri cubi aggiunti, ad oggi, dalla Regione e quindi tolti al nostro paesaggio, e dopo le polemiche "giustificate" del Presidente Bettoni con l’Assessore regionale Marco Pagnoncelli dal quale non riusciva ad avere copia di alcuni documenti, non se n’è saputo più nulla. Staremo a vedere ora quali provvedimenti prenderà la Provincia e quale testo approverà infine il Consiglio Regionale. Certo, ci si sarebbe aspettato ben altro atteggiamento dall’Assessore bergamasco della Giunta Regionale. Assessore all’Ambiente per giunta! E consigliere provinciale che votò e condivise il meno vorace Piano “bergamasco”, non da ultimo. Ma è tutta la normativa sui piani cave da rifare. La competenza oggi è della Provincia. Poi, questo atto, deve essere approvato anche dalla Giunta e dal Consiglio Regionale, che di solito rincarano la dose con mano assai pesante. 􀀴utti questi milioni di metri cubi concessi dal Piano sono al netto, ricordiamocelo, delle cave di prestito cioè quelle al servizio di determinate opere infrastrutturali. E al netto degli scavi per realizzare i laghetti di pesca sportiva. Vi sembrerà strano ma i laghetti di pesca sportiva possono essere approvati al di fuori del Piano Cave per un volume totale pari al “suo” 30%. Milioni di metri cubi in più. E allora, qualcuno ancora pensa che questo strumento serva veramente a pianificare e mediare tra i bisogni del territorio?
Marcello Saponaro
fonte www.marcellosaponaro/blog.it

Mozione in ricordo di Anna Politkovskaya

Nell'ultimo consiglio comunale di Treviglio,la consigliera ulivista Carla Bonfichi,ha presentato(su proposta dei Verdi trevigliesi)una mozione per ricordare la giornalista russa Anna Politkovskaya,barbaramente assassinata circa un anno fà,in quel di Mosca.Tale mozione vuole ricordare chi ancora oggi lotta per la libertà di stampa e per il libero pensiero.La Politkovskaya era uno spirito libero, che lottava contro l'informazione canaglia di Putin,e dell'oligarchia russa,uccisa perchè scomoda.
Perchi volesse saperne di più
www.unalberoperanna.blogspot.com
www.anna-7ottobre2007.blogspot.com