giovedì 30 aprile 2009

Guardiamo al Futuro

Sinistra e libertà presenta i candidati alle Europee.
Francescato: "Vasta presenza di donne". Frassoni, europarlamentare uscente, candidata al nord ovest.
Tra i candidati anche Staino,la co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, Monica Frassoni, il vignettista Sergio Staino, la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, la pacifista Lisa Clark, il leader del ''partito pirata'' contro il copyright Alex Bottoni, la scrittrice per l'infanzia Bianca Pitzorno: sono solo alcune delle candidature che Sinistra e Liberta' ha proposto nei vari collegi italiani per le elezioni di giugno per il rinnovo dell'Europarlamento.
La lista e' stata presentata da Grazia Francescato e Claudio Fava insieme ad alcuni parlamentari europei uscenti che verranno ricandidati, tra cui appunto Frassoni nella circoscrizione Nord Ovest.
Tra le candidature oltre a quelle ambientaliste, di sinistra e pacifiste spiccano anche quelle per i diritti civili con Imma Battaglia e quelle antimafia, con il sindaco Di Palma di Montechiaro Rosario Gallo.
"C'e' un pezzo di Paese che non vuole accontentarsi della subalternita' a Berlusconi - è stato detto -, che pensa che l'opposizione del Pd sia troppo debole e che ha bisogno di una forza di sinistra che guardi al futuro".
La portavoce dei Verdi Grazia Francescato ha fatto notare che nella lista c'e' una vasta presenza di donne impegnate nel sociale:''Non amo il temine 'ciarpame' usato da Veronica. Le veline sono complici, ma soprattutto vittime dei potenti che usano le donne come specchietti per le allodole. E' vergognoso che siamo passati dalle pari opportunita' ai pari opportunismi''.
Fava, candidato come Nichi Vendola, ha sottolineato che i candidati sono stati scelti con un ''criterio fortemente innovativo: limitare al massimo la componente che viene dai partiti per valorizzare uomini e donne che sono impegnate" nella società.
In conferenza stampa gli esponenti di SL si sono detti "fiduciosi" e "sicuri" che la formazione politica andrà "ben oltre la soglia del 4 per cento". Le candidature per le europee "sono coerenti con l'intenzione con cui vogliamo fare politica", è stato detto.

giovedì 23 aprile 2009

25 Aprile.64°Anniversario della Liberazione a Treviglio

Festa della Liberazione, un anniversario che è un motivo serio di riflessione sul valore della pace, della libertà, della democrazia, nel ricordo di tanti italiani e non che, con il sacrificio della loro vita, combatterono per la libertà di tutti, di chi c'era, di chi non c'era e anche di chi era contro". In allegato il volantino con il programma della manifestazione di sabato 25 aprile. La cittadinanza è invitata a partecipare e ad esporre la bandiera tricolore.

martedì 21 aprile 2009

Treviglio: allarmanti dati sul cromo esavalente. La Regione sblocchi la bonifica e si attivi presso il Governo

Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi - Patrizio Dolcini, direttivo regionale Legambiente
E' stato reso noto un nuovo studio tossicologico del National Toxicology Program del governo degli Stati Uniti sul cromo esavalente assunto per ingestione di acqua contaminata che evidenzia attività carcinogenica per la cavità orale e per l'intestino anche in seguito all'assunzione di acqua contenente concentrazioni elevate di cromo esavalente. Più elevate sono le concentrazioni, più elevate sono le possibilità di contrarre un tumore.“Non ci sono più spazi per tergiversare – dice Patrizio Dolcini del direttivo regionale di Legambiente - occorre riaprire e portare a termine la bonifica della falda di Treviglio, senza ulteriori polemiche a sfondo elettorale e senza suscitare allarmismi. Abbiamo intanto chiesto una riunione urgente della Consulta per l'Ambiente di Treviglio; i comuni interessati si sono fino ad ora dimostrati sempre disponibili e attenti alla salute dei cittadini. E’ importante che continuino a sollecitare alla Regione Lombardia, anche sulla base di questi nuovi dati, lo sblocco della bonifica”.Il consigliere regionale dei Verdi Marcello Saponaro ha depositato un’interpellanza in cui chiede che la Regione finanzi la bonifica ulteriore delle falde di Treviglio e che si attivi nei confronti del Governo affinchè questo rivolga all’EFSA (Agenzia europea per la sicurezza alimentare) una richiesta di adeguata e aggiornata valutazione del rischio e di nuovi limiti massimi accettabili di cromo esavalente nelle acque potabili e nelle falde: “Il potenziale di rischio da assunzione di acqua con cromo esavalente – dice Saponaro - non può lasciar dormire sonni tranquilli a nessuno, tantomeno agli amministratori di Regione Lombardia ai quali più volte è stata segnalata la situazione delle falde di Treviglio. Non si capisce perché la Regione abbia sospeso la bonifica accontantandosi dei livelli raggiunti di potabilità (25 microgrammi litro), nonostante la normativa italiana (legge nazionale in materia di bonifiche DM 471/1999 e D.Lgs 152/2006) stabilisca che la bonifica deve riportare i valori di cromo VI entro i 5 microgrammi. La Lombardia invece che invitare il Governo a sanare queste incongruenze, continua a farsi forza di una normativa lacunosa in materia anche in presenza di una minaccia per la salute dei cittadini”.


martedì 14 aprile 2009

Crisi economica o crisi di sistema?

Un interessante ciclo di lezioni sulla crisi....

28° corso dell'Università dei consumatori
La CFL (cooperativa famiglie lavoratori) organizza, insieme all’ACU il 28° corso della Universtà dei consumatori.
-Giovedì 16 aprile 2009, ore 21:00 — Cause vicine e lontane della crisi
-Lunedì 20 aprile 2009, ore 21:00 — Cambia l'economia? cambiamola noi. Alcune suggestioni
-Mercoledì 22 aprile 2009, ore 21:00 — Cittadini e consumatori: come difendere diritti e portafoglio
-Relatore: prof. Andrea Di Stefano, direttore della rivista “Valori”.

Le lezioni saranno tenute a Treviglio, presso la sala della Confederazione coltivatori diretti (nel cortile sul retro della nostra sede).
Gli incontri sono gratuiti e sono aperti a tutti cittadini
www.cfltreviglio.it

mercoledì 8 aprile 2009

Bonifica falda di Treviglio

Monica Frassoni, Presidente dei Verdi/ALE al Parlamento europeo, ha presentato oggi un'interrogazione scritta alla Commissione europea sulla bonifica delle acque di falda dell'acquedotto di Treviglio in Lombardia. "La falda ha subito negli ultimi decenni la contaminazione da parte di varie sostanze. In particolare vi è stato a partire del 2000 un inquinamento da Cromo VI provocato dalla società Castelcrom di Ciserano." - si legge nell'interrogazione -"Con la cessazione delle attività produttive della Castelcrom è stata avviata la bonifica, tramite diluizione delle falde inquinate. Falde che alimentano la rete di acqua potabile del comune di Treviglio. I valori di Cromo VI sono stati così abbattuti fino a raggiungere una concentrazione di 25 microgrammi/litro, valore che la regione Lombardia ha considerato soddisfacente e che quindi ha condotto alla decisione di interrompere le attività di bonifica nonostante la legislazione in materia (legge nazionale in materia di bonifiche DM 471/1999 e D.Lgs 152/2006) fissi una "soglia di contaminazione" per il cromo VI a 5 microgrammi/Litro".
La Direttiva europea 98/83 relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano fissa dei limiti rispetto ad alcune sostanze inquinanti. Gli Stati membri stabiliscono poi i valori parametrici che devono corrispondere almeno ai valori previsti dalla direttiva.
Per il cromo (III e VI) il limite di legge in acqua potabile è fissato con decreto legislativo 31/2001 in 50 microgrammi/litro.
Monica Frassoni ha quindi chiesto alla Commissione europea se ritiene che l'Italia, tenuto conto della possibilità per gli Stati membri di fissare dei livelli di contaminazione più stringenti rispetto ai valori fissati della direttiva 98/83, e avendo l'Italia riconosciuto nella sua legislazione in materia di bonifica che un valore di Cromo VI pari a 5 microgrammi/litro sia da considerarsi sufficiente per attuare interventi di bonifica", non rispetti pienamente l'obbligo di tutela della salute previsto dalla Direttiva 98/'83 mantenendo nella sua normativa nazionale di recepimento un valore che, seppur in linea con quanto fissato a livello europeo, supera quanto ritiene in altra legislazione nazionale come livello di soglia di contaminazione.

martedì 7 aprile 2009

Il cromo di Treviglio arriva in Europa, interrogazione di Monica Frassoni alla commissione Europea

Per la prima volta la delegazione che da Treviglio è andata a Bruxelles ha portato di fronte all’Unione Europea la questione del cromo esavalente nell’acqua di Treviglio e le incongruenze nella legislazione italiana. “Torniamo da Bruxelles - dice il consigliere dei Verdi Marcello Saponaro – consapevoli che non sarà una breve battaglia ma fiduciosi nell’esito finale. Testardamente andremo avanti sia a Milano che a Bruxelles fino a quando non sarà garantita la salute pubblica”.
Attualmente a Treviglio la concentrazione è di 25 microgrammi per litro nell’acqua di falda. Troppi secondo la legge sulle bonifiche che impone un tetto massimo di 5, ragionevoli per Regione Lombardia che ha respinto, a più riprese, la richiesta degli amministratori di bonificare la zona, considerando che la legge mette un tetto di potabilità solo sopra una concentrazione pari o superiore a 50 microgrammi per litro. “La Regione Lombardia – prosegue Saponaro - ha smesso di bonificare le falde una volta raggiunta la concentrazione di 25 microgrammi/litro, ritenuta dalla regione soddisfacente, nonostante la normativa italiana (legge nazionale in materia di bonifiche DM 471/1999 e D.Lgs 152/2006) stabilisca che la bonifica deve riportare i valori di cromo VI entro i 5 microgrammi/Litro. Per quale motivo la Regione ha interrotto la bonifica?”. “Inoltre – aggiunge Patrizio Dolcini, del direttivo di Legambiente Lombardia – L’asl nel 2004 aveva rassicurato dicendo che la concentrazione sarebbe andata diminuendo per effetto di diluizione che avrebbe causato un rientro naturale, mentre ad oggi in due pozzi si raggiungono concentrazioni di 30 microgrammi litro”. “E’ pur vero – prosegue Dolcini - che al momento la normativa europea di potabilità (50 microgrami per litro) viene rispettata, ma è paradossale che l’Italia abbia recepito nella sua legislazione questo limite comunitario (tramite il decreto legislativo 31/2001) indicato come massimale di riferimento, senza ridurlo in congruenza con quello di falda, di addirittura 10 volte inferiore. Il principio di sussidiarietà in Italia viene ignorato a piacimento: lo spirito delle norme europee è di far si che i Paesi adottino limiti di contaminazione il più stringenti possibili rispetto alla direttiva. L’importante è che non si faccia come il caso atrazina, ovvero che per essere tutti in regola senza sforzi si alzano i limiti. Con buona pace della salute pubblica”. Dopo aver illustrato la situazione alla capogruppo dei Verdi-ALE al Parlamento Europeo Monica Frassoni, una delegazione ristretta composta da Patrizio Dolcini e Giuseppe Didu (consigliere comunale con delega all’ambiente Comune di Casirate) è stata ricevuta da Axel Singenhof, esperto di questioni ambientali della Commissione ambiente, il quale ha raccolto i dati relativi alla situazione di Treviglio e ha dato avvio a una ricerca della giurisprudenza in materia. Monica Frassoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea evidenziando un’incongruenza tra le due normative (di bonifica e di potabilità): “Com’è possibile che il limite delle bonifiche sia 5 microgrammi/litro e invece quello di potabilità sia 50? Il riferimento europeo non deve essere scambiato per un invito agli stati membri di fare il peggio possibile: se l’Italia ha deciso di mettere a 5 microgrammi/litro l’obiettivo delle bonifiche, non è possibile che poi si faccia forte di quel 50 per la potabilità. Riteniamo che così facendo non si rispetti pienamente l’obbligo alla tutela della salute previsto dalla direttiva 98/83 e per questo interroghiamo la Commissione europea, organo “guardiano” delle leggi e del rispetto delle direttive comunitarie”. Analoga interrogazione è stata annunciata da Saponaro al Presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni

lunedì 6 aprile 2009

Solidarietà nazionale

“In questo momento così drammatico e doloroso alla popolazione abruzzese va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. I nostri militanti e le nostre strutture sono a disposizione delle istituzioni locali e dei soccorritori”. Lo ha dichiarato Grazia Francescato portavoce nazionale dei Verdi ed esponente di Sinistra e Libertà.
“Questo non è il momento delle polemiche ma dell’unità e della solidarietà nei confronti degli abruzzesi - ha aggiunto la leader dei Verdi -. Ma è sempre più evidente che la vera grande opera che serve al nostro Paese è la lotta al dissesto idrogeologico e un piano per mettere in sicurezza i tanti edifici italiani che sono a rischio sismico: scuole ed ospedali in primis”.
“Ci aspettiamo che il Governo ed il Parlamento destinino subito quanto stanziato dal Cipe per il Ponte sullo Stretto di Messina, opera inutile e dannosa per l’ambiente, alla lotta al dissesto idrogeologico e alla messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico - ha concluso la Francescato -. E’ questa la vera priorità del Paese”.