sabato 30 maggio 2009

Il nostro candidato alla Provincia 3

LA MOBILITA’ INSOSTENIBILE
Mobilità sostenibile: ovvero la possibilità di avere un sistema di mobilità che, pur consentendo a ciascuno di muoversi, non gravi sulla società in termini di inquinamento, congestione, incidenti. Questo è possibile e lo vediamo realizzato in molte parti d’Europa. E da noi?
Se è vero che in Pianura Padana in media 20 milioni di persone percorrono 20 km al giorno (usando principalmente la propria auto) e che nel Nord Italia possediamo più di un’auto ogni 2 abitanti (Dossier WWF, 2007), capiamo come il problema della mobilità sia da affrontare in maniera decisa, per promuovere mezzi di trasporto più ecologici.
In quest’ottica gli interventi che la Provincia può sviluppare sono numerosi. Può puntare con maggiore forza sui servizi di Mobility manager, cioè aiutare le imprese nella redazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro dei propri dipendenti. Può incentivare le pratiche di car sharing, cioè la possibilità di affittare un’auto solo per il tempo che ti serve. E molto altro ancora.
Ma prima di questi interventi più “avanzati”, la Provincia deve cominciare a sostenere le persone che si trovano a dover lottare per diritti molto più basilari: potersi muovere col treno per andare a studiare e a lavorare.
Il 15 dicembre 2008 i pendolari sono riusciti a far fermare il treno diretto a Bergamo che era stato soppresso la settimana precedente con l'entrata in vigore dei nuovi orari. Il problema era legato al fatto che la fermata di Treviglio Ovest era stata esclusa dal nuovo contratto di servizio tra Regione Lombardia e Trenitalia.In questo modo gli studenti e i lavoratori si trovavano di fatto senza un treno nella fascia oraria protetta ed in pratica non c’era alcuna possibilità di arrivo a Bergamo entro le 8.00 del mattino. In quest’ottica appare chiaro come si debba tenere alta la guardia e fare pressione affinché la Regione continui a finanziare i servizi pendolari per Bergamo.
Ancora (come riferisce il consigliere regionale Marcello Saponaro sul suo blog) Trenitalia aveva chiesto a Regione Lombardia 20 milioni di euro in più per un nuovo servizio Bergamo - Treviglio che necessitava di altri treni per servire le tre nuove stazioni di Arcene, Levate e Stezzano. Anche questo intervento da parte della Regione si fa attendere. Per lavorare in direzione di una mobilità sostenibile, dobbiamo innanzitutto incentivare l’uso del treno. Personalmente, cercherò di spendermi in consiglio provinciale per sostenere le iniziative che possano portare finalmente ad un servizio dignitoso per i pendolari Bergamaschi. E per incentivare le modalità di trasporto alternative all’auto.

lunedì 25 maggio 2009

Cava Vailata:c'è chi dice no!

Comunicato di Legambiente sull'ex Cava Vailata
Nelle prossime settimane andrà in onda l’ennesimo ed ormai tradizionale tormentone estivo riguardante il progetto di trasformare l’area dell’ex Cava Vailata , di via Palazzo a Treviglio , in discarica .
Dopo una dozzina abbondante di progetti , più o meno variegati e tutti naufragati , Venerdì 22 Maggio, la società Te.Am , proponente il “nuovo progetto di discarica , ha illustrato tale progetto alla Giunta ed ai rappresentanti della Consulta per l’Ambiente , della Commissione Paesaggio e della Commissione Urbanistica di Treviglio, oltre che ai rappresentanti dei Comuni di Casirate e Calvenzano , direttamente interessati al progetto.
Un progetto però che di “nuovo” ha poco. In pratica è la riedizione aggiornata del progetto precedente riguardante una discarica di categoria 2 B , che dovrebbe essere unicamente destinata però al conferimento di cemento-amianto. L’unica variante è una riduzione della volumetria di conferimento che si riduce alla comunque ragguardevole quantità di 390.000 metri cubi , con conseguente abbassamento della “ collinetta” che ne deriverebbe a termine dell’attività di discarica di circa 6 metri.
Rispetto al passato, restano tutti gli altri punti critici :
- la caratterizzazione della falda e degli aspetti idro-geologici è perlomeno approssimativa , riproponendo di fatto gli studi precedenti , con le stesse lacune e lo stesso approccio metodologico
- pur chiarendo che l’attività riguarderà il solo conferimento di cemento –amianto , si chiede un’autorizzazione per una discarica di categoria 2 B , tenendo quindi la porta aperta ad un’eventuale conferimento di rifiuti industriali d’altro tipo
- non viene chiarito l’inserimento di questa discarica nell’ambito del PRAL, il piano regionale per lo smaltimento del cemento-amianto . Tale piano , comunque stima in poco più di 440.000 metri cubi il fabbisogno regionale di smaltimento e pertanto ci si ritroverebbe comunque irrazionalmente di fronte ad una discarica d’ambito regionale , con relative conseguenze di tipo viabilistico oltre che di vario impatto sul nostro territorio
- non viene se non del tutto approssimativamente valutato l’impatto rispetto alla presenza del cantiere BreBeMi , in via Fissi . Tale via è la stessa usata per l’accesso alla discarica
- non si considera la congruità del progetto con lo sviluppo urbanistico indicato dalle linee guida del PGT , che prevede per l’area uno sviluppo sia industriale che abitativo “di qualità”
Premesso che abbiamo sempre valutato la questione in modo non ideologico , ma ponendo la dovuta attenzione nell’esaminare sia gli aspetti più strettamente legati al progetto sia gli aspetti dell’impatto sul territorio e sul quadro d’assieme , non possiamo che arrivare ad un’unica conclusione :
- l’area dell’ex Cava Vailata per la sua fragilità , la sua posizione e per le trasformazione avvenuta delle aree limitrofe , non è compatibile con una destinazione ad uso come discarica , a prescindere da questo specifico progetto o da ulteriori progetti che fossero presentati
Registriamo con favore la presa di posizione del Comune di Casirate che con motivazioni analoghe alle nostre , ha espresso parere negativo
Chiediamo al Comune di Treviglio di esprimere un parere altrettanto chiaro. Il parere di Treviglio conta molto. La SABB , società mista pubblico-privato , socio di minoranza di Te.Am – società titolare di questo progetto – è controllata dal Comune di Treviglio . Quindi un’indicazione negativa avrebbe un peso molto forte.
Non ci sono spazi e condizioni per prescrizioni tecniche o mediazioni politiche . Il parere deve essere netto .
Chiediamo , nel contempo, che il Comune promuova una assemblea informativa rivolta ai residenti , giustamente preoccupati per la scelta in corso.


Il Presidente del Circolo : Arturo Giudicatti
Il Coordinatore : Patrizio Dolcini

sabato 23 maggio 2009

Il nostro candidato alla Provincia 2

PER UNA SOCIETA’ MULTIETNICA
"L’ Italia vive già e non da oggi in una realtà di intercultura e corollario di questa convinzione è che tutto deve essere inserito in un rigoroso rispetto della legalità, necessaria garanzia per l'integrazione. La pluralità è un valore. Il problema è invece il modo in cui le culture e le presenze si rapportano, perché non si cresce insieme in una accozzaglia disordinata e sregolata" (dichiarazione di Mons. Mariano Crociata, segretario generale del Conferenza Episcopale Italiana, 11 maggio 2009).
“Ad oggi un bambino su 10 è figlio di immigrati e si stima che nel 2050 gli extracomunitari potrebbero rappresentare dal 17 al 20% della popolazione residente in Italia” (dati Istat, 2009).

L’Italia è e sarà sempre più multietnica: è un dato di fatto. Dunque dobbiamo scegliere, anche a livello locale, come comportarci: gestire il fenomeno nel suo complesso o considerarlo solo un problema di ordine pubblico?
Io credo sia necessario gestire il fenomeno immigrazione/integrazione e per questo mi piace l’idea di portare in campagna elettorale e in consiglio provinciale alcune proposte.
Mi piacerebbe istituire un Consiglio dei cittadini stranieri. Il Consiglio, che in altre realtà provinciali già esiste, potrebbe dare voce ai cittadini stranieri, colmando la diversa capacità politico-amministrativa degli immigrati rispetto al resto della popolazione. Quest’organo potrebbe formulare pareri e proposte su tutte le materie di competenza del Consiglio provinciale, con parere obbligatorio sulle proposte di bilancio e sulle spese riguardanti le politiche per gli stranieri.Si potrebbe inoltre creare un tavolo di lavoro con le associazioni, per incentivare e valorizzare le iniziative che a livello locale sensibilizzano ai temi dell’intercultura e dell’integrazione. Ad esempio, iniziative come quelle organizzate a Treviglio in questi giorni: in piazza mercato, il 23-24 maggio, si terrà una festa multietnica e alla casa Bacchetta, dal 23 al 31 maggio, verrà presentata la mostra “Impronte - volti e parole dal mondo rom”. Iniziative di questo tipo devono essere incentivate.

Questa è la sensibilità sui temi dell’immigrazione che intendo portare in consiglio provinciale, ribaltando la visione dell’immigrazione come problema di sicurezza e ordine pubblico. Consapevole che solo puntando su una vera integrazione tra cittadini italiani e stranieri si può vivere in un territorio più accogliente e sicuro per tutti.

mercoledì 20 maggio 2009

Monica Frassoni a Treviglio

Martedì 26 maggio Monica Frassoni, capolista di "Sinistra e Libertà" nel nostro collegio per le prossime elezioni europee, sarà a Treviglio a partire dalle 17.30, quando si recherà in visita della CFL, cooperativa famiglie lavoratori, accompagnata dal candidato dei Verdi per le Provinciali Enrico Pisoni, dal consigliere regionale Marcello Saponaro e da Patrizio Dolcini, del direttivo regionale di Legambiente.
Alle 18.30 Monica Frassoni inconterà i cittadini al Bosco di Pianura, a Casirate d'Adda, assieme ai candidati verdi ed ambientalisti per le prossime amministrative ed alle associazioni ambientaliste .
Alle 21 è in programma un incontro-dibattito sulla Green Economy, al quale interverranno, oltre a Monica Frassoni, il Prof. Marzio Galeotti, economista, Enrico Pisoni, e Marcello Saponaro, all' Auditorimum della Biblioteca Civica
Largo Marinai d’Italia
Treviglio
info: 349 4363094 oppure 3464972000

domenica 17 maggio 2009

Il nostro candidato alla Provincia

Cosi sul Popolo Cattolico il nostro candidato al collegio di Treviglio

Il prossimo 6-7 giugno per le elezioni provinciali troverete il mio nome, Enrico Pisoni, come candidato consigliere per il gruppo dei Verdi a sostegno del presidente del Centrosinistra Francesco Cornolti. Se vi state chiedendo chi sia, probabilmente sarete interessati a continuare a leggere…
Sono effettivamente nuovo alla politica Trevigliese e dunque approfitto delle colonne di questo giornale per presentarmi, dire le mie motivazioni e spiegare i temi che cercherò di portare avanti in campagna elettorale e in consiglio provinciale.

PRESENTAZIONE. Ho 31 anni, ho sempre vissuto a Caravaggio fino a quando, quattro anni fa, mi sono sposato e trasferito a Treviglio. Inoltre, da un anno sono papà. Sono sempre stato interessato ai temi ambientali e per questo mi sono laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e, dopo aver ottenuto il dottorato di ricerca, ho iniziato a lavorare come ricercatore all’Università degli Studi di Brescia e ad occuparmi di qualità dell’aria. Sono iscritto da molti anni a Legambiente e sono membro della Consulta per l’ambiente di Treviglio.

MOTIVAZIONI: La mia famiglia mi ha trasmesso l’importanza di interessarsi alla cosa pubblica e di partecipare attivamente alla vita sociale; negli anni ho maturato la convinzione che sia importante impegnarsi in prima persona per le idee in cui si crede. Per questo, quando il gruppo dei Verdi mi ha proposto la candidatura, mi è sembrata una bellissima opportunità per mettere la mia passione per l’ambiente e le mie competenze professionali al servizio della collettività.

TEMI: I Verdi hanno sottoscritto il programma di Francesco Cornolti e io ne condivido le idee. In particolare, il mio impegno sarà rivolto a due aspetti: l’ambiente e la partecipazione. Parole che per me non sono concetti astratti, ma obiettivi da raggiungere con azioni concrete.
L’ambiente, cioè:
- mobilità sostenibile: potenziare il trasporto ferroviario (tratta Treviglio-Bergamo, stazioni di Arcene, Stezzano, Levate) e aumentare i km di piste ciclabili;
- risparmio energetico ed energie rinnovabili: introdurre incentivi nel settore edilizio, riqualificare gli edifici pubblici;
- gestione dei rifiuti: incentivare la riduzione degli imballaggi, aumentare la percentuale della raccolta differenziata.
La partecipazione, cioè:
- contatto con i cittadini: promuovere occasioni di incontro per informare e raccogliere i problemi del territorio;
- coinvolgimento dei nuovi cittadini, in particolare giovani e comunità straniere: valorizzare le associazioni e le rappresentanze, considerandole interlocutori della politica;
- pratiche partecipative: arrivare alle decisioni finali dopo aver incontrato le popolazioni locali e ascoltato le loro ragioni.

E ora che mi conoscete un po’ di più... a voi la scelta!

sabato 16 maggio 2009

Il Paese delle galere

In Italia si è raggiunto il numero più alto di reclusi nella nostra storia repubblicana. Manconi: «Bisogna fermare questo abnorme ricorso alla detenzione».
I numeri, impietosi, non danno adito a equivoci: a oggi sono 62.057 i detenuti nelle carceri italiane a fronte di 43mila posti letto disponibili. Tra slogan, suggestioni galleggianti e condizioni nelle celle sempre più drammatiche, il primo record che il governo Berlusconi ha infranto è quello dell’inumanità.
Ma in pochi sembrano volersene accorgere. Franco Ionta, il responsabile del dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria e commissario straordinario per l’Edilizia penitenziaria, nel nuovo piano presentato al governo, ha promosso l’idea delle carceri galleggianti.
Un rispolvero della «soluzione “galera”, questo reperto classico della tradizione simil schiavistica (il ricorso a un’imbarcazione con uomini messi a remare)», commenta Luigi Manconi professore associato di sociologia dei fenomeni politici, già presidente dei Verdi e ora nel Pd, «che è un’evocazione di un passato non certo esaltante per la storia della riduzione in schiavitù».
Una soluzione «tipica di questo governo, in particolare di Silvio Berlusconi, che pensa che l’Italia sia un grande set cinematografico dove non si svolge la vita reale ma solo i reality», commenta Sergio D’Elia, ex dirigente di Prima linea, eletto deputato con la Rosa nel pugno nella precedente legislatura.
Un non-luogo, dove gli slogan prendono il posto dei drammi e la realtà fenomenica non c’è più. «Ora vengono fuori con questa proposta fantasmagorica - dice D’Elia - perché hanno preso atto che costruire carceri sulla terraferma si rivelato impraticabile». Per costruire un penitenziario infatti, «ci vogliono in media 14 anni. Ma, purtroppo, in Italia anche l’opposizione è prigioniera dei messaggi fintamente rassicuranti».
«L’aumento dei carcerati», denuncia Franco Corleone, garante dei detenuti di Firenze, «è causato soprattutto dalla legge sull’immigrazione e da quella sulle droghe». La chiave di volta è (rectius: sarebbe), dunque, diminuire lo spasmodico ricorso alla detenzione. Ma il piano Ionta, al contrario, prevede 46 nuovi padiglioni e 9 istituti entro due anni.
All’appello mancano, però, 980 milioni di euro e i fondi per assumere 8.000 nuove guardie penitenziarie. Alla strategia del “tutti dentro” risponde la presidente della conferenza nazionale del volontariato giustizia, Elisabetta Laganà: «Aumentare i posti nelle carceri aumenta i detenuti, non diminuisce i reati. Le misure alternative sono molto più efficaci: il 70 per cento di chi sconta la pena in carcere torna a delinquere, mentre l’80 per cento di chi sconta la pena con forma alternative non compie più reati».
Una svolta culturale che, però, nemmeno s’intravede. «Bisogna depenalizzare e decarcerizzare. Invece si fa l’opposto» osserva Manconi. «Se poi pensiamo che tra il 30 e il 40 per cento di quanti, in un anno, entrano in prigione vi restano solo 3 giorni, allora bisogna meditare sulla totale e scandalosa inutilità del carcere. Bisogna fermare quest’abnorme ricorso alla detenzione: è una vera follia». Nel paese dei reality, anche per la cura della follia non c’è più molto posto.
Valerio Ceva Grimaldi
www.terranews.it

domenica 10 maggio 2009

Verdi per la provincia di Bergamo:tutti i candidati

da Marcello Saponaro

Questa mattina insieme a Lele ho presentato in Tribunale la lista dei Verdi per le prossime provinciali di Bergamo.Pur avendoci dedicato molto meno tempo di quanto fatto per la lista in CITTA' è venuta bene... :-)Ci sono i Verdi che hanno governato in Città e in Provincia in questi anni (Amorino, Provenzi, Bertoli). Ci sono gli ambientalisti, i conoscitori e gli amanti della montagna (Antonio Galizzi, Roberto Carrara, Carlo Filisetti, Giorgio Comi, Simone Lorandi). Ci sono tanti giovani (Marilisa Cometti, Luigi La Delfa, Stefania Vitello, Enrico Pisoni, Massimiliano Barraco). E c'è Walter Bazzano che con il suo curriculum potrebe riempire qualche nota di Facebook... :-)
1 Simone LORANDI, nato a Trescore Balneario il 10/03/1973, collegio di ALBINO
2 Roberto BERTOLI, nato a Bergamo il 04/07/1949, collegio di ALME'
3 Walter BAZZANO, nato a Pavia il 16/09/1949, collegio di ALZANO LOMBARDO
4 Roberto BERTOLI, nato a Bergamo il 04/07/1949, collegio di BERGAMO 1
5 Walter BAZZANO, nato a Pavia il 16/09/1949, collegio di BERGAMO 2
6 Fausto AMORINO, nato a Capizzone il 23/07/1957, collegio di BERGAMO 3
7 Fausto AMORINO, nato a Capizzone il 23/07/1957, collegio di BERGAMO 4
8 Fausto AMORINO, nato a Capizzone il 23/07/1957, collegio di BERGAMO 5
9 Giorgio COMI, nato a Bergamo il 31/7/52, collegio di BONATE SOPRA
10 Giorgio COMI, nato a Bergamo il 31/7/52, collegio di BREMBATE SOPRA
11 Luigi LA DELFA, nato a Ludwigsburg (Germania) il 06/05/1975, collegio di CALCIO
12 Antonio GALIZZI, nato a Bergamo il 29/01/1970, collegio di CALUSCO D'ADDA
13 Stefania VITELLO, nata a Genova il 26/10/1979, collegio di CAPRIATE
14 Luigi LA DELFA, nato a Ludwigsburg (Germania) il 06/05/1975, collegio di CARAVAGGIO
15 Roberto CARRARA, nato a Costa Volpino il 06/02/1948, collegio di CASTELLI CALEPPIO
16 Carlo FILISETTI, nato a Clusone il 16/11/1963, colegio di CLUSONE
17 Stefania VITELLO, nata a Genova il 26/10/1979, collegio di COLOGNO AL SERIO
18 Roberto CARRARA, nato a Costa Volpino il 06/02/1948, collegio di COSTA VOLPINO
19 Giuliana PROVENZI, nata a Urgnano il 14/01/61, collegio di DALMINE
20 Walter BAZZANO, nato a Pavia il 16/09/1949, collegio di GANDINO
21 Luigi LA DELFA, nato a Ludwigsburg (Germania) il 06/05/1975, collegio di GRUMELLO DEL MONTE
22 Antonio GALIZZI, nato a Bergamo il 29/01/1970, collegio di MARTINENGO
23 Marcello SAPONARO, nato a Milano il 12/07/70, collegio di OSIO SOTTO
24 Giorgio COMI, nato a Bergamo il 31/07/52, collegio di PONTE SAN PIETRO
25 Marilisa COMETTI, nata a Romano di Lombardia il 21/09/80, collegio di ROMANO DI LOMBARDIA
26 Marcello SAPONARO, nato a Milano il 12/07/70, collegio di SAN PELLEGRINO TERME
27 Simone LORANDI, nato a Trescore Balneario il 10/03/1973, collegio di SCANZOROSCIATE
28 Roberto BERTOLI, nato a Bergamo il 04/07/1949, collegio di SERIATE
29 Massimiliano BARRACO, nato a Bergamo il 29/09/1974, collegio di SORISOLE
30 Roberto CARRARA, nato a Costa Volpino il 06/02/1948, collegio di SOVERE
31 Giuliana PROVENZI, nata a Urgnano il 14/01/61, collegio di STEZZANO
32 Vitello STEFANIA, nata Genova il 26/10/1979, collegio di TRESCORE BALNEARIO
33 Enrico PISONI, nato a Treviglio il 27/06/1977, collegio di TREVIGLIO
34 Giuliana PROVENZI, nata a Urgnano il 14/01/61, collegio di URGNANO
35 Carlo FILISETTI, nato a Clusone il 16/11/1963, collegio di VERTOVA
36 Simone LORANDI, nato a Trescore Balneario il 10/03/1973, collegio di ZOGNO
E ora buona campagna elettorale a tutti noi. Con Bruni e con Cornolti!

sabato 9 maggio 2009

Cromo VI messa in sicurezza dei pozzi

Finalmente si è sbloccata la vicenda riguardante l’approfondimento dei pozzi cittadini ; dalla sede staccata della Regione , di Bergamo è arrivata l’autorizzazione a procedere , ed ora spetta a Cogeide dar il via ai lavori. La nostra campagna e le nostre azioni , unitamente all’impegno concreto ed apprezzato del Comune di Treviglio, stanno a quanto pare portando ai primi risultati . Chiaramente ci attendiamo che ora Cogeide proceda speditamente per quanto riguarda le misure di “messa in sicurezza” dei pozzi e dell’acquedotto cittadino. L’ulteriore apertura annunciata di due nuovi pozzi , inoltre , dovrebbe portare ad un sensibile miglioramento della qualità dell’acqua cittadina. Anche in questo caso , vigileremo perché non vi siano tempi troppo lunghi sia nelle fasi di autorizzazione che di realizzazione.
A fronte di questo , resta comunque la richiesta e la necessità di una riapertura della bonifica , misura questa in carico alla Regione , già richiesta anche dal Comune , oltre che dalla nostra associazione.
Per quanto in diminuzione , i valori di Cromo VI in falda diminuiscono molto più lentamente di quanto previsto e i pozzi che presentano i valori più alti sono posizionati verso il centro dell’area inquinata . Questo è un dato totalmente anomalo. Si può ipotizzare che sia intervenuto qualche fattore perturbante nell’andamento della falda oppure che vi sia una nuova fonte d’inquinamento . In altre parole occorre una nuova caratterizzazione della falda ed un’analisi della situazione per determinare i nuovi interventi necessari .
Per quanto riguarda i pareri rassicuranti pervenuti dall’ASL e dall’Istituto Superiore di Sanità , restiamo francamente perplessi . Non si devono fare allarmismi ma neanche si deve minimizzare la situazione . Lo studio americano che ha portato alla chiara individuazione del Cromo VI come agente cancerogeno anche per ingestione , sta portando ad una revisione dei limiti di Cromo VI nell’acqua ad uso umano a livello internazionale . Le nuove concentrazioni non sono note e i nuovi limiti arriveranno fra alcuni anni .A fronte di questa situazione non appare logico fare riferimento alle alte concentrazioni di Cromo VI usate sui ratti da laboratorio durante le fasi dello studio americano , per rassicurare i cittadini trevigliesi . L’uso di alte concentrazioni durante gli studi tossicologici fa parte della normale prassi . Si conducono studi su periodi relativamente brevi e per simulare l’effetto che avrebbe sull’uomo l’ingestione in decenni di un’agente cancerogeno , si usano appunto alte concentrazioni. Successivamente a fronte dei risultati si individuano i limiti di tolleranza. Vale quindi il principio di massima precauzione. Se non si conoscono i nuovi limiti , si agisce , come correttamente e finalmente si sta facendo da parte del Comune , per eliminare ogni fattore di rischio.
La situazione con i nuovi interventi messi in cantiere , è sotto controllo . Va riportata alla normalità , completando le fasi di bonifica . E la Regione non può sottrarsi a questa responsabilità.
dal circolo di legambiente bassa bergamasca
arturo giudicatti
patrizio dolcini

giovedì 7 maggio 2009

Piano Cave Bergamo:il Tar da ragione agli ambientalisti

Oggi il TAR della Lombardia ha dato ragione alle associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Wwf e Legambiente) cancellando altre sette cave dal Piano di Bergamo, per un totale di 6 milioni di metri cubi solo di ghiaia. Il TAR ha confermato che il Consiglio Regionale non ha alcuna competenza per stravolgere il Piano elaborato e approvato dalla Provincia.
Il Bilancio del Piano Cave di Bergamo può dunque essere così riassunto:
14 milioni di metri cubi cancellati dai Consiglieri Regionali in aula, con il voto segreto
6 milioni di metri cubi cancellati dal Tribunale
1 Assessore dimesso
1 dirigente spostato
Il mercato dele vacche (a Bergamo) è stato sconfitto. Ora serve una nuova legge per evitarne altri in futuro
da www.marcellosaponaro.it/blog

Comunicato Legambiente Il Tar della Lombardia, sezione di Brescia ha dato ragione alle associazioni ambientaliste Wwf Italia, Italia Nostra e Legambiente cancellando alcuni ambiti estrattivi risultati non regolari. Il tribunale amministrativo ha annullato tutti i nuovi inserimenti nel Piano Cave fatti dal Consiglio Regionale lombardo, in contrasto con la normativa regionale. Sono quindi state eliminate le cave di Pianico, Carobbio degli Angeli, Torre Pallavicina, Boltiere, Antegnate, Ardesio, Onore.Il Piano cave di Bergamo viene ridotto di altri 6 milioni di metri cubi, che si aggiungono ai 14 milioni di metri cubi che già il voto del Consiglio Regionale aveva cancellato.La sentenza del Tar ribadisce che sul Piano Cave di Bergamo si è giocata una partita dove gli interessi del territorio e delle imprese serie operanti nel settore erano stati ignorati.L'ex assessore regionale all'ambiente Marco Pagnoncelli e l'ex Presidente di Commissione Stefano Maullu si sono arrogati competenze tecniche che non gli spettavano e sono stati “bocciati”.Il mercato delle vacche , per questa volta , è stato sconfitto ma il rischio è che si apra una stagione di ricorsi e contro-ricorsi.Per una programmazione seria delle attività di escavazione che tenga conto della tutela del territorio serve una nuova legge regionale per i piani cave. Si deve dire basta ai mercanteggiamenti ed alle regalie che hanno caratterizzato per troppo tempo la stesura dei Piani Cave , soprattutto in Provincia di Bergamo.

mercoledì 6 maggio 2009

Rapporto sullo stato dell'ambiente

Giovedì 7 maggio ore 18-Sala Ex Upim-Treviglio
Saranno approfonditi i seguenti argomenti: finalità e struttura del Rapporto sullo Stato dell'Ambiente, qualità urbana, mobilità, aria, suolo e bonifiche, acque, rifiuti, energia, biodiversità. Prenotazione degli interventi in sala.
Il rapporto è pubblicato su http://www.comune.treviglio.bg.it/