Non poteva mancare , come ormai da anni a questa parte , anche nel 2009 l’ennesima puntata nella storia infinta dell’autorizzazione di una discarica nell’area dell’ex cava Vailata , sita nel Comune di Treviglio al confine con i Comuni di Casirate e CalvenzanoAd inizio Gennaio, la Direzione Generale Territorio ed Urbanistica della Regione Lombardia ci risulta abbia trasmesso alla società proponente il progetto , la Te.Am , ed agli Enti coinvolti, una richiesta di integrazione rispetto ai dati forniti in sede di prima presentazione.In particolare crediamo che si debbano valutare finalmente con particolare attenzione i dati idrogeologici relativi alla falda e i dati relativi all’indagine del suolo e sottosuolo dell’area dell’ex cava , in considerazione delle risultanze degli esami effettuati dall’Università di Pisa che avevano indicato la presenza di aree potenzialmente pericolose da monitorare in quanto presentavano concentrazioni limite di vari inquinanti.Inoltre nell’ambito del procedimento relativo al nuovo P.G.T. ( Piano di Governo del Territorio ) del Comune di Treviglio , l’area a ridosso dell’ex cava è stata indicata come area di sviluppo di “qualità” con insediamenti produttivi e di servizi , oltre che abitativiSi tratta di una destinazione che cozza diametralmente in termini urbanistici ed ambientali con una destinazione a discarica di questa area.A nostro avviso diventa più che mai urgente definire in termini rapidi una destinazione d’uso dell’ex cava Vailata alternativa ad una realizzazione di una discarica , di qualsiasi tipo essa sia.Chiediamo al Comune di Treviglio di muoversi da subito , in questa direzione.
dal Circolo Legambiente Bassa Bergamasca
mercoledì 21 gennaio 2009
lunedì 19 gennaio 2009
Milano. Verdi: nostre proposte contro emergenza smog

lunedì 12 gennaio 2009
Stop all'illegalità
La Regione Lombardia archivia definitivamente la caccia in deroga alle specie protette. Con la delibera n. 8779 del 22 dicembre 2008 la giunta lombarda ha approvato all’unanimità una presa d'atto del Presidente Roberto Formigoni, di concerto con l’Assessore all’Agricoltura Luca Ferrazzi, relativa alla disciplina della caccia in deroga, che conclude che in futuro tale pratica dovrà essere evitata. Lo rendono noto i consiglieri regionali dei Verdi Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro.
“Con questa comunicazione – spiegano i Verdi - Formigoni ammette bellamente che in tutti questi anni la Regione ha legiferato, in modo reiterato e illegittimo, in materia di caccia a specie protette, come peppole, fringuelli, passeri, storni”.
La delibera che mette fine “a questa pratica odiosa e incostituzionale va letta e riletta per essere sicuri di non essere incappati in uno scherzo”, avvertono Monguzzi e Saponaro. In essa è scritto che “Nonostante le pronunce della Corte Costituzionale e gli orientamenti più volte espressi dalla Corte di Giustizia europea è stata recentemente approvata un’ulteriore legge regionale (l.r. n. 24 2008) che presenta gli stessi profili di illegittimità nella parte in cui autorizza il prelievo in deroga per la stagione venatoria 2008/2009”.
Formigoni afferma quindi “che la Regione Lombardia approva leggi incostituzionali e lo ammette con tranquillità, quasi non ne fosse direttamente responsabile”. I Verdi sottolineano che è da anni che “le associazioni ambientaliste, i TAR, la Commissione europea, la Corte Costituzionale affermano con chiarezza e decisione che i provvedimenti lombardi sulla caccia in deroga sono illegittimi. Se ne è accorto finalmente anche Formigoni. Meglio tardi che mai possiamo dire, ma quanti milioni di piccoli uccelli sono stati ingiustamente abbattuti”.
“Con questa comunicazione – spiegano i Verdi - Formigoni ammette bellamente che in tutti questi anni la Regione ha legiferato, in modo reiterato e illegittimo, in materia di caccia a specie protette, come peppole, fringuelli, passeri, storni”.
La delibera che mette fine “a questa pratica odiosa e incostituzionale va letta e riletta per essere sicuri di non essere incappati in uno scherzo”, avvertono Monguzzi e Saponaro. In essa è scritto che “Nonostante le pronunce della Corte Costituzionale e gli orientamenti più volte espressi dalla Corte di Giustizia europea è stata recentemente approvata un’ulteriore legge regionale (l.r. n. 24 2008) che presenta gli stessi profili di illegittimità nella parte in cui autorizza il prelievo in deroga per la stagione venatoria 2008/2009”.
Formigoni afferma quindi “che la Regione Lombardia approva leggi incostituzionali e lo ammette con tranquillità, quasi non ne fosse direttamente responsabile”. I Verdi sottolineano che è da anni che “le associazioni ambientaliste, i TAR, la Commissione europea, la Corte Costituzionale affermano con chiarezza e decisione che i provvedimenti lombardi sulla caccia in deroga sono illegittimi. Se ne è accorto finalmente anche Formigoni. Meglio tardi che mai possiamo dire, ma quanti milioni di piccoli uccelli sono stati ingiustamente abbattuti”.
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