martedì 22 settembre 2009
lunedì 7 settembre 2009
Risparmio energetico
DIAGNOSI ENERGETICA DEGLI EDIFICI COMUNALI: OPUSCOLO INFORMATIVO ELABORATO DAL SETTORE LAVORI PUBBLICI
Il contributo della Fondazione Cariplo e i risultati della diagnosi. Tutte le informazioni utili per chi vuole risparmiare energia nell'opuscolo "Risparmio energetico e Energie rinnovabili" finanziato dalla Fondazione Cariplo ed elaborato dal settore Lavori Pubblici in collaborazione con Ing srl Bergamo. Scarica l'opuscolo dal sito
segue...venerdì 31 luglio 2009
sabato 25 luglio 2009
in collaborazione con l’Associazione P.A.E.
CAMMINATA A COMO – BRUNATE -
MERCOLEDI’ 26 AGOSTO 2009
Ore 7:15 ritrovo alla Stazione Centrale di Treviglio
Ore 7:32 partenza partenza per Milano Greco Pirelli
Ore 8:45 partenza da Milano Greco Pirelli per Como
Ore 9:37 arrivo a Como: breve visita al centro storico della città
Ore 11:15 trasferimento a Brunate con la funicolare Como – Brunate
da qui per la mulattiera San Maurizio (circa 20 minuti in salita) si raggiunge il
ristorante “Locanda del dolce basilico” dove è prevista la sosta per il pranzo
(è disponibile anche un servizio di bus di linea per chi non vuol fare la salita a piedi)
Ore 15:00 dopo il pranzo inizio della camminata in discesa verso Como attraverso il sentiero
suggestivo che passa per l’Eremo di San Donato ( ex convento del XV secolo)
Ore 18:23 partenza in treno da Como per Milano Greco Pirelli
Ore 19:39 partenza da Milano Greco Pirelli per Treviglio
Ore 20:25 arrivo previsto a Treviglio
Quota partecipazione: Euro 20,00 da versare in contanti al momento dell’iscrizione presso il box
informazioni, è comprensiva del trasporto in treno, funicolare e dell’assicurazione contro infortuni.
€ 10 per iscrizione all’Associazione PAE (solo per chi non è ancora iscritto).
E’ possibile prenotare anche il pranzo al costo di Euro 35,00
Iscrizioni a partire dal 27 luglio- Termine ultimo: 19 agosto presso il box presso l’Ufficio Cultura
del Comune di Treviglio, Via Bicetti, primo piano, nelle giornate di lunedì, mercoledì dalle ore
10.30 alle ore 12.00.
martedì 7 luglio 2009
Presidio contro la discarica : il 15 Luglio tutti davanti alla Regione
Il prossimo 15 Luglio ci sarà la Conferenza dei Servizi che darà o meno l’approvvazione della VIA ( Valutazione d’Impatto Ambientale ) per il progetto di discarica di cemento –amianto sull’area dell’ex Cava Vailata di Treviglio.
Sul progetto si sono espressi negativamente i Comuni interessati : Treviglio, Calvenzano e Casirate.
E’un passo importante , ma non basta . Gli altri Enti coinvolti non hanno ancora chiarito le loro posizioni. In particolare ci riferiamo a Provincia e Regione.
Non è il passaggio definitivo . L’iter autorizzativi prevede ulteriori passaggi . Però un parere positivo o anche con prescrizioni alla VIA aprirebbe alla realizzazione del progetto.
E’ necessario far sentire la voce dei cittadini.
Il nostro Circolo unitamente a Legambiente Lombardia , promuove un presidio a partire dalle ore 9.15 davanti alla sede della Regione di Via Sassetti , a Milano.
Per chi parte da Treviglio, l’appuntamento è alle ore 8.30 in Stazione Centrale , a Treviglio .
Tutti sono invitati a partecipare.
Per informazioni : 3464972000 oppure 3398657525
Il Presidente del Circolo : Arturo Giudicatti
Per il Direttivo Regionale : Patrizio Dolcini
venerdì 26 giugno 2009
Brebemi: “Un progetto inutile e devastante”
Il CIPE ha dato parere favorevole al finanziamento della Brebemi, autostrada 'spacciata' come opera accessoria all'Expo del 2015 sebbene non abbia alcuna reale connessione con questo importante evento. “Questa opera fa il paio con il ponte sullo stretto di Messina, visto che non ne è ancora stata dimostrata l’utilità – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - Infatti al di là di affermazioni propagandistiche, non esiste una stima affidabile sui flussi di traffico che la utilizzeranno, considerando la concorrenza della vicina autostrada A4 ampliata a 4 corsie”.
In questa prospettiva la Brebemi rischia di essere in perenne deficit in quanto essa potrebbe assorbire solo una parte dei flussi di traffico dalla A4, mentre il grosso, nella tratta Palazzolo – Milano, ben difficilmente si sposterà sulla BreBeMi, considerato che la quarta corsia tra Milano e Bergamo ne ha molto migliorato la percorribilità. Ma continua ad essere rimosso il vero problema: l’attraversamento di Milano. La tangenziale a nord è sempre più intasata ed i tempi di percorrenza di questo breve tratto superano l’ora. Sarebbe più razionale puntare sulla Pedemontana Bergamo Varese per decongestionare l’area nord di Milano impedendo il passaggio obbligato dal capoluogo dei flussi di traffico diretti alla Brianza e al Varesotto.
“Il Project financing di BreBeMi si basa esclusivamente su garanzie pubbliche – rileva Dario Balotta, esperto di trasporti di Legambiente - Con le poche risorse pubbliche disponibili più che inseguire sogni costosissimi sarebbe prioritario puntare sul quadruplicamento ferroviario Treviglio-Brescia-Verona”.
Tra le gravi tare del progetto inoltre, vi è la carenza di una vera valutazione di impatto ambientale, a fronte di gravissimi e certi danni che la Brebemi arrecherà al territorio agricolo e ai parchi.
mercoledì 24 giugno 2009
Torna Sorci Verdi

Su Video Bergamo e su Sky al canale 931
Stasera alle ore 21.30
in diretta su VideoBergamo e sul Canale Sky 931
Centrosinistra:cosa "non va"?
ospiti in studio:
Cesare Zapperi, direttore di Bergamonews
Aldo Cristadoro, ricercatore Ipsos
Marcello Saponaro, consigliere regionale della Lombardia
conduce:
Eliana Pasquini
CHIAMA E INTERVIENI IN DIRETTA ALLA TRASMISSIONE
tel: 035 21 58 79
Guarda le puntate precedenti sul canale Youtube
www.sorciverdi.tv
Scrivi alla redazione
redazione@sorciverdi.tv
lunedì 15 giugno 2009
Idroclean : verifica della sicurezza e nessun ampliamento
Domenica mattina , verso le 9.30 , si è registrata una esplosione all’interno dell’Idroclean di via dell'Industria, a Casirate d’Adda , un’ azienda specializzata nel recupero di acque reflue. L’esplosione sarebbe dovuta alla miscela fra ossigeno e metano formatasi all’interno di un depuratore ecologico costituito da una vasca con capacità di mille metri cubi che funziona ad ossigeno, alla quale è abbinato un bruciatore a metano. La forza dello scoppio ha rotto vetri e altre apparecchiature presenti all'interno dell'azienda oltre alle lastre di cemento che proteggono la vasca . L’esplosione ha messo in allarme molti residenti di Casirate , rimandando al recente passato in cui l’azienda , per molti anni , ha causato molestie e problemi ai cittadini. Molti di questi problemi sembravano essere risolti ma la gravità di questo incidente , che poteva avere conseguenze gravi riporta al centro dell’attenzione lo stato di sicurezza dell’impianto e della gestione stessa dell’impianto. Sappiamo che Idroclean è intenzionata a chiedere un forte ampliamento dell’attuale sito produttivo . Avevamo espresso a tal riguardo forti perplessità sia per la posizione dell’impianto a ridosso di altre unità produttive oltre che del paese stesso di Casirate , ed anche per la pericolosità ed il forte impatto ambientale delle attività dell’azienda . Queste criticità sembrano purtroppo esser confermate da questo incidente , che per fortunata causalità , non sembra aver causato danni alla popolazione ed al territorio .
Senza creare allarmismi , riteniamo che si debbano innanzitutto verificare appieno le caratteristiche di sicurezza dell’impianto ed il loro pieno rispetto durante le fasi di gestione e manutenzione e procedere ad una trasparente inchiesta per mettere pienamente in luce le cause dell’incidente .
In quanto alla richiesta d’ampliamento , nel caso fosse ufficializzata , ci opporremo nei modi e nelle sedi opportune .
Il Presidente del Circolo : Arturo Giudicatti
Per il Direttivo Regionale : Patrizio Dolcinigiovedì 4 giugno 2009
Acqua dal rubinetto o in bottiglia?
L'ultimo intervento di Enrico Pisoni-candidato dei Verdi per la provincia di Bergamo nel collegio di Treviglio-Castel Rozzone-prima del silenzio elettorale.
Bere l’acqua dal rubinetto è economico, comodo ed ecologico: costa meno dell’acqua in bottiglia, non si devono portare pesanti confezioni in casa ed è meno inquinante, sia in termini di utilizzo di bottiglie di plastica/vetro, sia in termini di trasporto delle acque, che spesso viaggiano su gomma. Ma se siamo i più grandi consumatori di acqua in bottiglia in Europa è perché l’acqua del rubinetto non ci sembra abbastanza sicura. Tradotto in termini scientifici, significa indagare la potabilità e la qualità dell’acqua. Nel caso di Treviglio, alla luce delle recenti questioni sul cromo esavalente, questi interrogativi sono ancora più rilevanti, ma devono essere affrontati in modo serio e scientifico, senza pregiudizi di parte.
Il primo punto da considerare è la potabilità dell’acqua. La legge italiana definisce l’acqua come potabile quando il cromo totale (tra cui l’esavalente) ha concentrazione minore di 50 microgrammi/litro; a Treviglio siamo a 25 microgrammi/litro, ma di cromo esavalente. L’altra norma di riferimento, che è l’unica relativa specificatamente al cromo esavalente, si riferisce però alle bonifiche e fissa a 5 microgrammi/litro il limite oltre il quale è necessario intervenire.
Insomma, a conti fatti, l’acqua di Treviglio è potabile perché rispetta i valori previsti dalla legge.
Ma siamo sicuri che questi valori garantiscano la qualità dell’acqua?
Ecco il secondo punto da considerare. Per riuscire ad approfondire questo aspetto, Legambiente e una delegazione di amministratori locali e di rappresentanti della società civile - di tra cui anche io - è stata al parlamento europeo per avere delucidazioni sul caso, dall’onorevole Monica Frassoni, capogruppo dei Verdi europei. Da lei abbiamo ottenuto che venga presentata un’interpellanza alla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo per chiedere se ritiene che l´Italia rispetti pienamente l´obbligo di tutela della salute previsto dalla Direttiva Europea 98/83. Questa richiesta è diventata ancora più importante a fronte dei risultati di un recente studio americano sulla cancerogenicità del cromo esavalente.
In definitiva l’acqua di Treviglio può essere bevuta, essendo potabile, ma nel contempo non è di particolare qualità, provenendo da una falda contaminata da cromo.
La situazione si è però ora sbloccata: qualche settimana fa la Regione (a seguito di ripetute richieste da parte del comune di Treviglio) ha autorizzato il comune stesso ad approfondire i pozzi cittadini. Questo permetterà di raggiungere una falda non contaminata e quindi di estrarre acqua potabile e di qualità. Come consigliere provinciale mi impegnerò a vigilare in maniera seria e puntuale in modo che i tempi per l’autorizzazione e realizzazione di questi interventi siano brevi. E a far sì che i temi ambientali vengano affrontati con la necessaria scientificità.
sabato 30 maggio 2009
Il nostro candidato alla Provincia 3
Mobilità sostenibile: ovvero la possibilità di avere un sistema di mobilità che, pur consentendo a ciascuno di muoversi, non gravi sulla società in termini di inquinamento, congestione, incidenti. Questo è possibile e lo vediamo realizzato in molte parti d’Europa. E da noi?
Se è vero che in Pianura Padana in media 20 milioni di persone percorrono 20 km al giorno (usando principalmente la propria auto) e che nel Nord Italia possediamo più di un’auto ogni 2 abitanti (Dossier WWF, 2007), capiamo come il problema della mobilità sia da affrontare in maniera decisa, per promuovere mezzi di trasporto più ecologici.
In quest’ottica gli interventi che la Provincia può sviluppare sono numerosi. Può puntare con maggiore forza sui servizi di Mobility manager, cioè aiutare le imprese nella redazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro dei propri dipendenti. Può incentivare le pratiche di car sharing, cioè la possibilità di affittare un’auto solo per il tempo che ti serve. E molto altro ancora.
Ma prima di questi interventi più “avanzati”, la Provincia deve cominciare a sostenere le persone che si trovano a dover lottare per diritti molto più basilari: potersi muovere col treno per andare a studiare e a lavorare.
Il 15 dicembre 2008 i pendolari sono riusciti a far fermare il treno diretto a Bergamo che era stato soppresso la settimana precedente con l'entrata in vigore dei nuovi orari. Il problema era legato al fatto che la fermata di Treviglio Ovest era stata esclusa dal nuovo contratto di servizio tra Regione Lombardia e Trenitalia.In questo modo gli studenti e i lavoratori si trovavano di fatto senza un treno nella fascia oraria protetta ed in pratica non c’era alcuna possibilità di arrivo a Bergamo entro le 8.00 del mattino. In quest’ottica appare chiaro come si debba tenere alta la guardia e fare pressione affinché la Regione continui a finanziare i servizi pendolari per Bergamo.
Ancora (come riferisce il consigliere regionale Marcello Saponaro sul suo blog) Trenitalia aveva chiesto a Regione Lombardia 20 milioni di euro in più per un nuovo servizio Bergamo - Treviglio che necessitava di altri treni per servire le tre nuove stazioni di Arcene, Levate e Stezzano. Anche questo intervento da parte della Regione si fa attendere. Per lavorare in direzione di una mobilità sostenibile, dobbiamo innanzitutto incentivare l’uso del treno. Personalmente, cercherò di spendermi in consiglio provinciale per sostenere le iniziative che possano portare finalmente ad un servizio dignitoso per i pendolari Bergamaschi. E per incentivare le modalità di trasporto alternative all’auto.
lunedì 25 maggio 2009
Cava Vailata:c'è chi dice no!
Nelle prossime settimane andrà in onda l’ennesimo ed ormai tradizionale tormentone estivo riguardante il progetto di trasformare l’area dell’ex Cava Vailata , di via Palazzo a Treviglio , in discarica .
Dopo una dozzina abbondante di progetti , più o meno variegati e tutti naufragati , Venerdì 22 Maggio, la società Te.Am , proponente il “nuovo progetto di discarica , ha illustrato tale progetto alla Giunta ed ai rappresentanti della Consulta per l’Ambiente , della Commissione Paesaggio e della Commissione Urbanistica di Treviglio, oltre che ai rappresentanti dei Comuni di Casirate e Calvenzano , direttamente interessati al progetto.
Un progetto però che di “nuovo” ha poco. In pratica è la riedizione aggiornata del progetto precedente riguardante una discarica di categoria 2 B , che dovrebbe essere unicamente destinata però al conferimento di cemento-amianto. L’unica variante è una riduzione della volumetria di conferimento che si riduce alla comunque ragguardevole quantità di 390.000 metri cubi , con conseguente abbassamento della “ collinetta” che ne deriverebbe a termine dell’attività di discarica di circa 6 metri.
Rispetto al passato, restano tutti gli altri punti critici :
- la caratterizzazione della falda e degli aspetti idro-geologici è perlomeno approssimativa , riproponendo di fatto gli studi precedenti , con le stesse lacune e lo stesso approccio metodologico
- pur chiarendo che l’attività riguarderà il solo conferimento di cemento –amianto , si chiede un’autorizzazione per una discarica di categoria 2 B , tenendo quindi la porta aperta ad un’eventuale conferimento di rifiuti industriali d’altro tipo
- non viene chiarito l’inserimento di questa discarica nell’ambito del PRAL, il piano regionale per lo smaltimento del cemento-amianto . Tale piano , comunque stima in poco più di 440.000 metri cubi il fabbisogno regionale di smaltimento e pertanto ci si ritroverebbe comunque irrazionalmente di fronte ad una discarica d’ambito regionale , con relative conseguenze di tipo viabilistico oltre che di vario impatto sul nostro territorio
- non viene se non del tutto approssimativamente valutato l’impatto rispetto alla presenza del cantiere BreBeMi , in via Fissi . Tale via è la stessa usata per l’accesso alla discarica
- non si considera la congruità del progetto con lo sviluppo urbanistico indicato dalle linee guida del PGT , che prevede per l’area uno sviluppo sia industriale che abitativo “di qualità”
Premesso che abbiamo sempre valutato la questione in modo non ideologico , ma ponendo la dovuta attenzione nell’esaminare sia gli aspetti più strettamente legati al progetto sia gli aspetti dell’impatto sul territorio e sul quadro d’assieme , non possiamo che arrivare ad un’unica conclusione :
- l’area dell’ex Cava Vailata per la sua fragilità , la sua posizione e per le trasformazione avvenuta delle aree limitrofe , non è compatibile con una destinazione ad uso come discarica , a prescindere da questo specifico progetto o da ulteriori progetti che fossero presentati
Registriamo con favore la presa di posizione del Comune di Casirate che con motivazioni analoghe alle nostre , ha espresso parere negativo
Chiediamo al Comune di Treviglio di esprimere un parere altrettanto chiaro. Il parere di Treviglio conta molto. La SABB , società mista pubblico-privato , socio di minoranza di Te.Am – società titolare di questo progetto – è controllata dal Comune di Treviglio . Quindi un’indicazione negativa avrebbe un peso molto forte.
Non ci sono spazi e condizioni per prescrizioni tecniche o mediazioni politiche . Il parere deve essere netto .
Chiediamo , nel contempo, che il Comune promuova una assemblea informativa rivolta ai residenti , giustamente preoccupati per la scelta in corso.
Il Presidente del Circolo : Arturo Giudicatti
Il Coordinatore : Patrizio Dolcini
sabato 23 maggio 2009
Il nostro candidato alla Provincia 2
"L’ Italia vive già e non da oggi in una realtà di intercultura e corollario di questa convinzione è che tutto deve essere inserito in un rigoroso rispetto della legalità, necessaria garanzia per l'integrazione. La pluralità è un valore. Il problema è invece il modo in cui le culture e le presenze si rapportano, perché non si cresce insieme in una accozzaglia disordinata e sregolata" (dichiarazione di Mons. Mariano Crociata, segretario generale del Conferenza Episcopale Italiana, 11 maggio 2009).
“Ad oggi un bambino su 10 è figlio di immigrati e si stima che nel 2050 gli extracomunitari potrebbero rappresentare dal 17 al 20% della popolazione residente in Italia” (dati Istat, 2009).
L’Italia è e sarà sempre più multietnica: è un dato di fatto. Dunque dobbiamo scegliere, anche a livello locale, come comportarci: gestire il fenomeno nel suo complesso o considerarlo solo un problema di ordine pubblico?
Io credo sia necessario gestire il fenomeno immigrazione/integrazione e per questo mi piace l’idea di portare in campagna elettorale e in consiglio provinciale alcune proposte.
Mi piacerebbe istituire un Consiglio dei cittadini stranieri. Il Consiglio, che in altre realtà provinciali già esiste, potrebbe dare voce ai cittadini stranieri, colmando la diversa capacità politico-amministrativa degli immigrati rispetto al resto della popolazione. Quest’organo potrebbe formulare pareri e proposte su tutte le materie di competenza del Consiglio provinciale, con parere obbligatorio sulle proposte di bilancio e sulle spese riguardanti le politiche per gli stranieri.Si potrebbe inoltre creare un tavolo di lavoro con le associazioni, per incentivare e valorizzare le iniziative che a livello locale sensibilizzano ai temi dell’intercultura e dell’integrazione. Ad esempio, iniziative come quelle organizzate a Treviglio in questi giorni: in piazza mercato, il 23-24 maggio, si terrà una festa multietnica e alla casa Bacchetta, dal 23 al 31 maggio, verrà presentata la mostra “Impronte - volti e parole dal mondo rom”. Iniziative di questo tipo devono essere incentivate.
Questa è la sensibilità sui temi dell’immigrazione che intendo portare in consiglio provinciale, ribaltando la visione dell’immigrazione come problema di sicurezza e ordine pubblico. Consapevole che solo puntando su una vera integrazione tra cittadini italiani e stranieri si può vivere in un territorio più accogliente e sicuro per tutti.
mercoledì 20 maggio 2009
Monica Frassoni a Treviglio

Alle 18.30 Monica Frassoni inconterà i cittadini al Bosco di Pianura, a Casirate d'Adda, assieme ai candidati verdi ed ambientalisti per le prossime amministrative ed alle associazioni ambientaliste .
Alle 21 è in programma un incontro-dibattito sulla Green Economy, al quale interverranno, oltre a Monica Frassoni, il Prof. Marzio Galeotti, economista, Enrico Pisoni, e Marcello Saponaro, all' Auditorimum della Biblioteca Civica
Largo Marinai d’Italia
Treviglio
info: 349 4363094 oppure 3464972000
domenica 17 maggio 2009
Il nostro candidato alla Provincia
Il prossimo 6-7 giugno per le elezioni provinciali troverete il mio nome, Enrico Pisoni, come candidato consigliere per il gruppo dei Verdi a sostegno del presidente del Centrosinistra Francesco Cornolti. Se vi state chiedendo chi sia, probabilmente sarete interessati a continuare a leggere…
Sono effettivamente nuovo alla politica Trevigliese e dunque approfitto delle colonne di questo giornale per presentarmi, dire le mie motivazioni e spiegare i temi che cercherò di portare avanti in campagna elettorale e in consiglio provinciale.
PRESENTAZIONE. Ho 31 anni, ho sempre vissuto a Caravaggio fino a quando, quattro anni fa, mi sono sposato e trasferito a Treviglio. Inoltre, da un anno sono papà. Sono sempre stato interessato ai temi ambientali e per questo mi sono laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e, dopo aver ottenuto il dottorato di ricerca, ho iniziato a lavorare come ricercatore all’Università degli Studi di Brescia e ad occuparmi di qualità dell’aria. Sono iscritto da molti anni a Legambiente e sono membro della Consulta per l’ambiente di Treviglio.
MOTIVAZIONI: La mia famiglia mi ha trasmesso l’importanza di interessarsi alla cosa pubblica e di partecipare attivamente alla vita sociale; negli anni ho maturato la convinzione che sia importante impegnarsi in prima persona per le idee in cui si crede. Per questo, quando il gruppo dei Verdi mi ha proposto la candidatura, mi è sembrata una bellissima opportunità per mettere la mia passione per l’ambiente e le mie competenze professionali al servizio della collettività.
TEMI: I Verdi hanno sottoscritto il programma di Francesco Cornolti e io ne condivido le idee. In particolare, il mio impegno sarà rivolto a due aspetti: l’ambiente e la partecipazione. Parole che per me non sono concetti astratti, ma obiettivi da raggiungere con azioni concrete.
L’ambiente, cioè:
- mobilità sostenibile: potenziare il trasporto ferroviario (tratta Treviglio-Bergamo, stazioni di Arcene, Stezzano, Levate) e aumentare i km di piste ciclabili;
- risparmio energetico ed energie rinnovabili: introdurre incentivi nel settore edilizio, riqualificare gli edifici pubblici;
- gestione dei rifiuti: incentivare la riduzione degli imballaggi, aumentare la percentuale della raccolta differenziata.
La partecipazione, cioè:
- contatto con i cittadini: promuovere occasioni di incontro per informare e raccogliere i problemi del territorio;
- coinvolgimento dei nuovi cittadini, in particolare giovani e comunità straniere: valorizzare le associazioni e le rappresentanze, considerandole interlocutori della politica;
- pratiche partecipative: arrivare alle decisioni finali dopo aver incontrato le popolazioni locali e ascoltato le loro ragioni.
E ora che mi conoscete un po’ di più... a voi la scelta!
sabato 16 maggio 2009
Il Paese delle galere
I numeri, impietosi, non danno adito a equivoci: a oggi sono 62.057 i detenuti nelle carceri italiane a fronte di 43mila posti letto disponibili. Tra slogan, suggestioni galleggianti e condizioni nelle celle sempre più drammatiche, il primo record che il governo Berlusconi ha infranto è quello dell’inumanità.
Ma in pochi sembrano volersene accorgere. Franco Ionta, il responsabile del dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria e commissario straordinario per l’Edilizia penitenziaria, nel nuovo piano presentato al governo, ha promosso l’idea delle carceri galleggianti.
Un rispolvero della «soluzione “galera”, questo reperto classico della tradizione simil schiavistica (il ricorso a un’imbarcazione con uomini messi a remare)», commenta Luigi Manconi professore associato di sociologia dei fenomeni politici, già presidente dei Verdi e ora nel Pd, «che è un’evocazione di un passato non certo esaltante per la storia della riduzione in schiavitù».
Una soluzione «tipica di questo governo, in particolare di Silvio Berlusconi, che pensa che l’Italia sia un grande set cinematografico dove non si svolge la vita reale ma solo i reality», commenta Sergio D’Elia, ex dirigente di Prima linea, eletto deputato con la Rosa nel pugno nella precedente legislatura.
Un non-luogo, dove gli slogan prendono il posto dei drammi e la realtà fenomenica non c’è più. «Ora vengono fuori con questa proposta fantasmagorica - dice D’Elia - perché hanno preso atto che costruire carceri sulla terraferma si rivelato impraticabile». Per costruire un penitenziario infatti, «ci vogliono in media 14 anni. Ma, purtroppo, in Italia anche l’opposizione è prigioniera dei messaggi fintamente rassicuranti».
«L’aumento dei carcerati», denuncia Franco Corleone, garante dei detenuti di Firenze, «è causato soprattutto dalla legge sull’immigrazione e da quella sulle droghe». La chiave di volta è (rectius: sarebbe), dunque, diminuire lo spasmodico ricorso alla detenzione. Ma il piano Ionta, al contrario, prevede 46 nuovi padiglioni e 9 istituti entro due anni.
All’appello mancano, però, 980 milioni di euro e i fondi per assumere 8.000 nuove guardie penitenziarie. Alla strategia del “tutti dentro” risponde la presidente della conferenza nazionale del volontariato giustizia, Elisabetta Laganà: «Aumentare i posti nelle carceri aumenta i detenuti, non diminuisce i reati. Le misure alternative sono molto più efficaci: il 70 per cento di chi sconta la pena in carcere torna a delinquere, mentre l’80 per cento di chi sconta la pena con forma alternative non compie più reati».
Una svolta culturale che, però, nemmeno s’intravede. «Bisogna depenalizzare e decarcerizzare. Invece si fa l’opposto» osserva Manconi. «Se poi pensiamo che tra il 30 e il 40 per cento di quanti, in un anno, entrano in prigione vi restano solo 3 giorni, allora bisogna meditare sulla totale e scandalosa inutilità del carcere. Bisogna fermare quest’abnorme ricorso alla detenzione: è una vera follia». Nel paese dei reality, anche per la cura della follia non c’è più molto posto.
Valerio Ceva Grimaldi
www.terranews.it
domenica 10 maggio 2009
Verdi per la provincia di Bergamo:tutti i candidati
Questa mattina insieme a Lele ho presentato in Tribunale la lista dei Verdi per le prossime provinciali di Bergamo.Pur avendoci dedicato molto meno tempo di quanto fatto per la lista in CITTA' è venuta bene... :-)Ci sono i Verdi che hanno governato in Città e in Provincia in questi anni (Amorino, Provenzi, Bertoli). Ci sono gli ambientalisti, i conoscitori e gli amanti della montagna (Antonio Galizzi, Roberto Carrara, Carlo Filisetti, Giorgio Comi, Simone Lorandi). Ci sono tanti giovani (Marilisa Cometti, Luigi La Delfa, Stefania Vitello, Enrico Pisoni, Massimiliano Barraco). E c'è Walter Bazzano che con il suo curriculum potrebe riempire qualche nota di Facebook... :-)
1 Simone LORANDI, nato a Trescore Balneario il 10/03/1973, collegio di ALBINO
2 Roberto BERTOLI, nato a Bergamo il 04/07/1949, collegio di ALME'
3 Walter BAZZANO, nato a Pavia il 16/09/1949, collegio di ALZANO LOMBARDO
4 Roberto BERTOLI, nato a Bergamo il 04/07/1949, collegio di BERGAMO 1
5 Walter BAZZANO, nato a Pavia il 16/09/1949, collegio di BERGAMO 2
6 Fausto AMORINO, nato a Capizzone il 23/07/1957, collegio di BERGAMO 3
7 Fausto AMORINO, nato a Capizzone il 23/07/1957, collegio di BERGAMO 4
8 Fausto AMORINO, nato a Capizzone il 23/07/1957, collegio di BERGAMO 5
9 Giorgio COMI, nato a Bergamo il 31/7/52, collegio di BONATE SOPRA
10 Giorgio COMI, nato a Bergamo il 31/7/52, collegio di BREMBATE SOPRA
11 Luigi LA DELFA, nato a Ludwigsburg (Germania) il 06/05/1975, collegio di CALCIO
12 Antonio GALIZZI, nato a Bergamo il 29/01/1970, collegio di CALUSCO D'ADDA
13 Stefania VITELLO, nata a Genova il 26/10/1979, collegio di CAPRIATE
14 Luigi LA DELFA, nato a Ludwigsburg (Germania) il 06/05/1975, collegio di CARAVAGGIO
15 Roberto CARRARA, nato a Costa Volpino il 06/02/1948, collegio di CASTELLI CALEPPIO
16 Carlo FILISETTI, nato a Clusone il 16/11/1963, colegio di CLUSONE
17 Stefania VITELLO, nata a Genova il 26/10/1979, collegio di COLOGNO AL SERIO
18 Roberto CARRARA, nato a Costa Volpino il 06/02/1948, collegio di COSTA VOLPINO
19 Giuliana PROVENZI, nata a Urgnano il 14/01/61, collegio di DALMINE
20 Walter BAZZANO, nato a Pavia il 16/09/1949, collegio di GANDINO
21 Luigi LA DELFA, nato a Ludwigsburg (Germania) il 06/05/1975, collegio di GRUMELLO DEL MONTE
22 Antonio GALIZZI, nato a Bergamo il 29/01/1970, collegio di MARTINENGO
23 Marcello SAPONARO, nato a Milano il 12/07/70, collegio di OSIO SOTTO
24 Giorgio COMI, nato a Bergamo il 31/07/52, collegio di PONTE SAN PIETRO
25 Marilisa COMETTI, nata a Romano di Lombardia il 21/09/80, collegio di ROMANO DI LOMBARDIA
26 Marcello SAPONARO, nato a Milano il 12/07/70, collegio di SAN PELLEGRINO TERME
27 Simone LORANDI, nato a Trescore Balneario il 10/03/1973, collegio di SCANZOROSCIATE
28 Roberto BERTOLI, nato a Bergamo il 04/07/1949, collegio di SERIATE
29 Massimiliano BARRACO, nato a Bergamo il 29/09/1974, collegio di SORISOLE
30 Roberto CARRARA, nato a Costa Volpino il 06/02/1948, collegio di SOVERE
31 Giuliana PROVENZI, nata a Urgnano il 14/01/61, collegio di STEZZANO
32 Vitello STEFANIA, nata Genova il 26/10/1979, collegio di TRESCORE BALNEARIO
33 Enrico PISONI, nato a Treviglio il 27/06/1977, collegio di TREVIGLIO
34 Giuliana PROVENZI, nata a Urgnano il 14/01/61, collegio di URGNANO
35 Carlo FILISETTI, nato a Clusone il 16/11/1963, collegio di VERTOVA
36 Simone LORANDI, nato a Trescore Balneario il 10/03/1973, collegio di ZOGNO
E ora buona campagna elettorale a tutti noi. Con Bruni e con Cornolti!
sabato 9 maggio 2009
Cromo VI messa in sicurezza dei pozzi
A fronte di questo , resta comunque la richiesta e la necessità di una riapertura della bonifica , misura questa in carico alla Regione , già richiesta anche dal Comune , oltre che dalla nostra associazione.
Per quanto in diminuzione , i valori di Cromo VI in falda diminuiscono molto più lentamente di quanto previsto e i pozzi che presentano i valori più alti sono posizionati verso il centro dell’area inquinata . Questo è un dato totalmente anomalo. Si può ipotizzare che sia intervenuto qualche fattore perturbante nell’andamento della falda oppure che vi sia una nuova fonte d’inquinamento . In altre parole occorre una nuova caratterizzazione della falda ed un’analisi della situazione per determinare i nuovi interventi necessari .
Per quanto riguarda i pareri rassicuranti pervenuti dall’ASL e dall’Istituto Superiore di Sanità , restiamo francamente perplessi . Non si devono fare allarmismi ma neanche si deve minimizzare la situazione . Lo studio americano che ha portato alla chiara individuazione del Cromo VI come agente cancerogeno anche per ingestione , sta portando ad una revisione dei limiti di Cromo VI nell’acqua ad uso umano a livello internazionale . Le nuove concentrazioni non sono note e i nuovi limiti arriveranno fra alcuni anni .A fronte di questa situazione non appare logico fare riferimento alle alte concentrazioni di Cromo VI usate sui ratti da laboratorio durante le fasi dello studio americano , per rassicurare i cittadini trevigliesi . L’uso di alte concentrazioni durante gli studi tossicologici fa parte della normale prassi . Si conducono studi su periodi relativamente brevi e per simulare l’effetto che avrebbe sull’uomo l’ingestione in decenni di un’agente cancerogeno , si usano appunto alte concentrazioni. Successivamente a fronte dei risultati si individuano i limiti di tolleranza. Vale quindi il principio di massima precauzione. Se non si conoscono i nuovi limiti , si agisce , come correttamente e finalmente si sta facendo da parte del Comune , per eliminare ogni fattore di rischio.
La situazione con i nuovi interventi messi in cantiere , è sotto controllo . Va riportata alla normalità , completando le fasi di bonifica . E la Regione non può sottrarsi a questa responsabilità.
dal circolo di legambiente bassa bergamasca
arturo giudicatti
patrizio dolcini
giovedì 7 maggio 2009
Piano Cave Bergamo:il Tar da ragione agli ambientalisti

Il Bilancio del Piano Cave di Bergamo può dunque essere così riassunto:
14 milioni di metri cubi cancellati dai Consiglieri Regionali in aula, con il voto segreto
6 milioni di metri cubi cancellati dal Tribunale
1 Assessore dimesso
1 dirigente spostato
Il mercato dele vacche (a Bergamo) è stato sconfitto. Ora serve una nuova legge per evitarne altri in futuro
da www.marcellosaponaro.it/blog
Comunicato Legambiente Il Tar della Lombardia, sezione di Brescia ha dato ragione alle associazioni ambientaliste Wwf Italia, Italia Nostra e Legambiente cancellando alcuni ambiti estrattivi risultati non regolari. Il tribunale amministrativo ha annullato tutti i nuovi inserimenti nel Piano Cave fatti dal Consiglio Regionale lombardo, in contrasto con la normativa regionale. Sono quindi state eliminate le cave di Pianico, Carobbio degli Angeli, Torre Pallavicina, Boltiere, Antegnate, Ardesio, Onore.Il Piano cave di Bergamo viene ridotto di altri 6 milioni di metri cubi, che si aggiungono ai 14 milioni di metri cubi che già il voto del Consiglio Regionale aveva cancellato.La sentenza del Tar ribadisce che sul Piano Cave di Bergamo si è giocata una partita dove gli interessi del territorio e delle imprese serie operanti nel settore erano stati ignorati.L'ex assessore regionale all'ambiente Marco Pagnoncelli e l'ex Presidente di Commissione Stefano Maullu si sono arrogati competenze tecniche che non gli spettavano e sono stati “bocciati”.Il mercato delle vacche , per questa volta , è stato sconfitto ma il rischio è che si apra una stagione di ricorsi e contro-ricorsi.Per una programmazione seria delle attività di escavazione che tenga conto della tutela del territorio serve una nuova legge regionale per i piani cave. Si deve dire basta ai mercanteggiamenti ed alle regalie che hanno caratterizzato per troppo tempo la stesura dei Piani Cave , soprattutto in Provincia di Bergamo.
mercoledì 6 maggio 2009
Rapporto sullo stato dell'ambiente
Saranno approfonditi i seguenti argomenti: finalità e struttura del Rapporto sullo Stato dell'Ambiente, qualità urbana, mobilità, aria, suolo e bonifiche, acque, rifiuti, energia, biodiversità. Prenotazione degli interventi in sala.
Il rapporto è pubblicato su http://www.comune.treviglio.bg.it/
giovedì 30 aprile 2009
Guardiamo al Futuro
Francescato: "Vasta presenza di donne". Frassoni, europarlamentare uscente, candidata al nord ovest.
Tra i candidati anche Staino,la co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, Monica Frassoni, il vignettista Sergio Staino, la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, la pacifista Lisa Clark, il leader del ''partito pirata'' contro il copyright Alex Bottoni, la scrittrice per l'infanzia Bianca Pitzorno: sono solo alcune delle candidature che Sinistra e Liberta' ha proposto nei vari collegi italiani per le elezioni di giugno per il rinnovo dell'Europarlamento.
La lista e' stata presentata da Grazia Francescato e Claudio Fava insieme ad alcuni parlamentari europei uscenti che verranno ricandidati, tra cui appunto Frassoni nella circoscrizione Nord Ovest.
Tra le candidature oltre a quelle ambientaliste, di sinistra e pacifiste spiccano anche quelle per i diritti civili con Imma Battaglia e quelle antimafia, con il sindaco Di Palma di Montechiaro Rosario Gallo.
"C'e' un pezzo di Paese che non vuole accontentarsi della subalternita' a Berlusconi - è stato detto -, che pensa che l'opposizione del Pd sia troppo debole e che ha bisogno di una forza di sinistra che guardi al futuro".
La portavoce dei Verdi Grazia Francescato ha fatto notare che nella lista c'e' una vasta presenza di donne impegnate nel sociale:''Non amo il temine 'ciarpame' usato da Veronica. Le veline sono complici, ma soprattutto vittime dei potenti che usano le donne come specchietti per le allodole. E' vergognoso che siamo passati dalle pari opportunita' ai pari opportunismi''.
Fava, candidato come Nichi Vendola, ha sottolineato che i candidati sono stati scelti con un ''criterio fortemente innovativo: limitare al massimo la componente che viene dai partiti per valorizzare uomini e donne che sono impegnate" nella società.
In conferenza stampa gli esponenti di SL si sono detti "fiduciosi" e "sicuri" che la formazione politica andrà "ben oltre la soglia del 4 per cento". Le candidature per le europee "sono coerenti con l'intenzione con cui vogliamo fare politica", è stato detto.
giovedì 23 aprile 2009
25 Aprile.64°Anniversario della Liberazione a Treviglio

martedì 21 aprile 2009
Treviglio: allarmanti dati sul cromo esavalente. La Regione sblocchi la bonifica e si attivi presso il Governo
E' stato reso noto un nuovo studio tossicologico del National Toxicology Program del governo degli Stati Uniti sul cromo esavalente assunto per ingestione di acqua contaminata che evidenzia attività carcinogenica per la cavità orale e per l'intestino anche in seguito all'assunzione di acqua contenente concentrazioni elevate di cromo esavalente. Più elevate sono le concentrazioni, più elevate sono le possibilità di contrarre un tumore.“Non ci sono più spazi per tergiversare – dice Patrizio Dolcini del direttivo regionale di Legambiente - occorre riaprire e portare a termine la bonifica della falda di Treviglio, senza ulteriori polemiche a sfondo elettorale e senza suscitare allarmismi. Abbiamo intanto chiesto una riunione urgente della Consulta per l'Ambiente di Treviglio; i comuni interessati si sono fino ad ora dimostrati sempre disponibili e attenti alla salute dei cittadini. E’ importante che continuino a sollecitare alla Regione Lombardia, anche sulla base di questi nuovi dati, lo sblocco della bonifica”.Il consigliere regionale dei Verdi Marcello Saponaro ha depositato un’interpellanza in cui chiede che la Regione finanzi la bonifica ulteriore delle falde di Treviglio e che si attivi nei confronti del Governo affinchè questo rivolga all’EFSA (Agenzia europea per la sicurezza alimentare) una richiesta di adeguata e aggiornata valutazione del rischio e di nuovi limiti massimi accettabili di cromo esavalente nelle acque potabili e nelle falde: “Il potenziale di rischio da assunzione di acqua con cromo esavalente – dice Saponaro - non può lasciar dormire sonni tranquilli a nessuno, tantomeno agli amministratori di Regione Lombardia ai quali più volte è stata segnalata la situazione delle falde di Treviglio. Non si capisce perché la Regione abbia sospeso la bonifica accontantandosi dei livelli raggiunti di potabilità (25 microgrammi litro), nonostante la normativa italiana (legge nazionale in materia di bonifiche DM 471/1999 e D.Lgs 152/2006) stabilisca che la bonifica deve riportare i valori di cromo VI entro i 5 microgrammi. La Lombardia invece che invitare il Governo a sanare queste incongruenze, continua a farsi forza di una normativa lacunosa in materia anche in presenza di una minaccia per la salute dei cittadini”.
martedì 14 aprile 2009
Crisi economica o crisi di sistema?
28° corso dell'Università dei consumatori
La CFL (cooperativa famiglie lavoratori) organizza, insieme all’ACU il 28° corso della Universtà dei consumatori.
-Giovedì 16 aprile 2009, ore 21:00 — Cause vicine e lontane della crisi
-Lunedì 20 aprile 2009, ore 21:00 — Cambia l'economia? cambiamola noi. Alcune suggestioni
-Mercoledì 22 aprile 2009, ore 21:00 — Cittadini e consumatori: come difendere diritti e portafoglio
-Relatore: prof. Andrea Di Stefano, direttore della rivista “Valori”.
Le lezioni saranno tenute a Treviglio, presso la sala della Confederazione coltivatori diretti (nel cortile sul retro della nostra sede).
Gli incontri sono gratuiti e sono aperti a tutti cittadini
www.cfltreviglio.it
mercoledì 8 aprile 2009
Bonifica falda di Treviglio
La Direttiva europea 98/83 relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano fissa dei limiti rispetto ad alcune sostanze inquinanti. Gli Stati membri stabiliscono poi i valori parametrici che devono corrispondere almeno ai valori previsti dalla direttiva.
Per il cromo (III e VI) il limite di legge in acqua potabile è fissato con decreto legislativo 31/2001 in 50 microgrammi/litro.
Monica Frassoni ha quindi chiesto alla Commissione europea se ritiene che l'Italia, tenuto conto della possibilità per gli Stati membri di fissare dei livelli di contaminazione più stringenti rispetto ai valori fissati della direttiva 98/83, e avendo l'Italia riconosciuto nella sua legislazione in materia di bonifica che un valore di Cromo VI pari a 5 microgrammi/litro sia da considerarsi sufficiente per attuare interventi di bonifica", non rispetti pienamente l'obbligo di tutela della salute previsto dalla Direttiva 98/'83 mantenendo nella sua normativa nazionale di recepimento un valore che, seppur in linea con quanto fissato a livello europeo, supera quanto ritiene in altra legislazione nazionale come livello di soglia di contaminazione.
martedì 7 aprile 2009
Il cromo di Treviglio arriva in Europa, interrogazione di Monica Frassoni alla commissione Europea
Attualmente a Treviglio la concentrazione è di 25 microgrammi per litro nell’acqua di falda. Troppi secondo la legge sulle bonifiche che impone un tetto massimo di 5, ragionevoli per Regione Lombardia che ha respinto, a più riprese, la richiesta degli amministratori di bonificare la zona, considerando che la legge mette un tetto di potabilità solo sopra una concentrazione pari o superiore a 50 microgrammi per litro. “La Regione Lombardia – prosegue Saponaro - ha smesso di bonificare le falde una volta raggiunta la concentrazione di 25 microgrammi/litro, ritenuta dalla regione soddisfacente, nonostante la normativa italiana (legge nazionale in materia di bonifiche DM 471/1999 e D.Lgs 152/2006) stabilisca che la bonifica deve riportare i valori di cromo VI entro i 5 microgrammi/Litro. Per quale motivo la Regione ha interrotto la bonifica?”. “Inoltre – aggiunge Patrizio Dolcini, del direttivo di Legambiente Lombardia – L’asl nel 2004 aveva rassicurato dicendo che la concentrazione sarebbe andata diminuendo per effetto di diluizione che avrebbe causato un rientro naturale, mentre ad oggi in due pozzi si raggiungono concentrazioni di 30 microgrammi litro”. “E’ pur vero – prosegue Dolcini - che al momento la normativa europea di potabilità (50 microgrami per litro) viene rispettata, ma è paradossale che l’Italia abbia recepito nella sua legislazione questo limite comunitario (tramite il decreto legislativo 31/2001) indicato come massimale di riferimento, senza ridurlo in congruenza con quello di falda, di addirittura 10 volte inferiore. Il principio di sussidiarietà in Italia viene ignorato a piacimento: lo spirito delle norme europee è di far si che i Paesi adottino limiti di contaminazione il più stringenti possibili rispetto alla direttiva. L’importante è che non si faccia come il caso atrazina, ovvero che per essere tutti in regola senza sforzi si alzano i limiti. Con buona pace della salute pubblica”. Dopo aver illustrato la situazione alla capogruppo dei Verdi-ALE al Parlamento Europeo Monica Frassoni, una delegazione ristretta composta da Patrizio Dolcini e Giuseppe Didu (consigliere comunale con delega all’ambiente Comune di Casirate) è stata ricevuta da Axel Singenhof, esperto di questioni ambientali della Commissione ambiente, il quale ha raccolto i dati relativi alla situazione di Treviglio e ha dato avvio a una ricerca della giurisprudenza in materia. Monica Frassoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea evidenziando un’incongruenza tra le due normative (di bonifica e di potabilità): “Com’è possibile che il limite delle bonifiche sia 5 microgrammi/litro e invece quello di potabilità sia 50? Il riferimento europeo non deve essere scambiato per un invito agli stati membri di fare il peggio possibile: se l’Italia ha deciso di mettere a 5 microgrammi/litro l’obiettivo delle bonifiche, non è possibile che poi si faccia forte di quel 50 per la potabilità. Riteniamo che così facendo non si rispetti pienamente l’obbligo alla tutela della salute previsto dalla direttiva 98/83 e per questo interroghiamo la Commissione europea, organo “guardiano” delle leggi e del rispetto delle direttive comunitarie”. Analoga interrogazione è stata annunciata da Saponaro al Presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni
lunedì 6 aprile 2009
Solidarietà nazionale

“Questo non è il momento delle polemiche ma dell’unità e della solidarietà nei confronti degli abruzzesi - ha aggiunto la leader dei Verdi -. Ma è sempre più evidente che la vera grande opera che serve al nostro Paese è la lotta al dissesto idrogeologico e un piano per mettere in sicurezza i tanti edifici italiani che sono a rischio sismico: scuole ed ospedali in primis”.
“Ci aspettiamo che il Governo ed il Parlamento destinino subito quanto stanziato dal Cipe per il Ponte sullo Stretto di Messina, opera inutile e dannosa per l’ambiente, alla lotta al dissesto idrogeologico e alla messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico - ha concluso la Francescato -. E’ questa la vera priorità del Paese”.
martedì 31 marzo 2009
A Bruxelles


Milano, 31 marzo 2009 - Nell’acqua di Treviglio c’è il cromo esavalente. Non è certo una novità ma ora, denunciano gli ambientalisti, nelle zone di centro nord dell’area sotto sorveglianza tornano ad innalzarsi i valori di cromo esavalente per litro.
Accompagnata dalla presidente del Gruppo dei Verdi al Parlamento Europeo Monica Frassoni, dal consigliere regionale della Lombardia Marcello Saponaro e da Patrizio Dolcini del direttivo regionale di Legambiente, una nutrita rappresentanza di amministratori locali, associazioni e politici trevigliesi dei Verdi e del PD, giovedì 2 aprile sarà ricevuta dalla Commissione Europea per esporre lo “strano caso” del cromo esavalente.
Attualmente a Treviglio la concentrazione è di 25 microgrammi per litro nell’acqua di falda. Troppi secondo la legge sulle bonifiche che impone un tetto massimo di 5, ragionevoli per Regione Lombardia che ha a più riprese respinto la richiesta degli amministratori di bonificare la zona, considerando che la legge mette un tetto di potabilità solo sopra una concentrazione pari o superiore a 50 microgrammi per litro. I Verdi e gli ambientalisti chiedono che siano quindi stanziati i fondi per bonificare la zona e che una volta per tutte sia fatta chiarezza sulle disposizioni di legge in materia, che al momento sono in apparente contrasto.
“Europa e Governo devono fare chiarezza su questo – dichiara Marcello Saponaro - A quanto deve essere inferiore la concentrazione di cromo per essere sicuri che non nuoccia ai cittadini? Ci sono due ordini di problemi: il primo di coerenza dei limiti e il secondo relativo ai finanziamenti delle bonifiche. Noi vogliamo sapere quali sono i limiti che assicurano la sicurezza ai cittadini e vogliamo che le amministrazioni che hanno necessità di bonificare siano aiutate e sostenute da adeguati finanziamenti”.
Per Patrizio Dolcini “dobbiamo togliere a questa situazione ogni elemento d'incertezza e di sospetto. La Regione gioca allo scaricabarile: riconosce come validi i limiti di bonifica indicati dalla legge ma non riapre i termini della stessa bonifica. Troppo spesso questo argomento è servito solo per far polemiche e creare irresponsabilmente allarmismi; solo il Comune di Treviglio ha richiesto con chiarezza la riapertura della bonifica, le altre istituzioni dove sono ? Andiamo a Bruxelles per chiedere che si faccia finalmente chiarezza e si sblocchi la situazione”.
Fanno parte della delegazione:
- Franco Resmini, assessore all’ambiente del Comune di Arcene
- Maurizio Vavassori, assessore all’urbanistica Comune di Arcene
- Giuseppe Didu, consigliere comunale con delega all’ambiente Comune di Casirate
- Chicco Crippa, PD Treviglio, Ecodem
- Arturo Giudicati, presidente circolo Legambiente Treviglio
- Marina Vigo, Segreteria CFL, cooperativa famiglia e lavoratori
- Sergio Aralla, presidente associazione “La città invisibile”
- Luigi La Delfa, responsabile Verdi bassa bergamasca
domenica 29 marzo 2009
Oh Biancofiore!!!

Fate circolare la voce: si mettano fiori bianchi alle finestre contro questa legge sul testamento biologico. Portate con voi un fiore bianco i prossimi giorni. Appuntatevelo indosso.Diciamo a questi Komeinisti, a questi fautori della prevaricazione di stato contro la libertà individuale, non con il mio corpo.
E perchè non mettere un fiore bianco anche sui nostri blog? Un post, non una catena.
da www.marcellosaponaro.it/blog
venerdì 27 marzo 2009
No BreBeMi
mercoledì 25 marzo 2009
Postfuturo

Eppure, crisi finanziaria più crisi climatica più crisi democratica spingono il mondo verso la guerra dei ricchi contro i poveri. E lo stato è l’esecutore del liberismo, la nazione si è frantumata, lo sviluppo è un incubo e la politica una "fiction".
Questo libro è una lettera: racconti, idee, una conversazione con i nuovi cittadini, con coloro che possono fermare la catastrofe lenta e fondare un altro modo di vivere.
TREVIGLIO
VENERDI’ 27 MARZO 2009
AUDITORIUM
CENTRO CIVICO CULTURALE - SALA CROCIERA
VIALE CESARE BATTISTI
ore 20,45
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
di Pierluigi Sullo
POSTFUTURO
edizioni CARTA - INTRA MOENIA
Ne discutono: PIERLUIGI SULLO
(Autore del libro e Direttore della rivista CARTA)
EDO RONCHI
(già Ministro dell’ambiente)
Coordina: MASSIMO CORTESI
(Presidente ARCI provinciale)
In collaborazione con CARTA cantieri sociali
domenica 15 marzo 2009
Ariella Borghi chiede di uniformare i limiti di potabilità dell'acqua
Il Sindaco di Treviglio Ariella Borghi ha espresso all'Assessore Regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, un sentito ringraziamento per aver sostenuto presso il Ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche sociali la richiesta di chiarimenti, avanzata dal Comune di Treviglio, sulla quantità ammissibile di cromo esavalente nelle acque destinate al consumo umano . Eguale ringraziamento il Sindaco ha espresso al Presidente della Provincia Valerio Bettoni e all'assessore provinciale all'Ambiente Alessandra Salvi, che si sono impegnati sullo stesso fronte. Come noto, il Comune di Treviglio ha chiesto ai Ministeri citati, all'Istituto Superiore e al Consiglio Superiore di Sanità, per quanto riguarda l'acqua destinata al consumo umano, di uniformare i limiti di potabilità per il parametro cromo esavalente a quanto contenuto nel Decreto legislativo 152/2006 in tema di bonifiche, che stabilisce per il cromo VI un valore pari a 5 µg/l come concentrazione soglia di contaminazione. Il limite indicato nel Decreto Legislativo 31/2001, che attua la direttiva relativa alla qualità dell'acqua che beviamo, è invece per il Cromo di 50 µg/l. Nella lettera all'assessore regionale il Sindaco ribadisce di volersi attenere al principio di precauzione ed in nome di questo principio rileva che la Direzione regionale competente in materia di bonifiche ha avallato, nel 2004, la concentrazione di 25 microgrammi/litro come soglia al di sotto della quale poteva essere sospesa l'attività di bonifica della falda a Nord di Treviglio. Una posizione che appare meno restrittiva rispetto al limite di 5 µg/l indicato dal D.Lgs.152/2006 per le acque di falda e che non è stata modificata nemmeno nell'incontro del 22 gennaio u.s. tenutosi presso la stessa Direzione regionale.
fonte www.bergamonews.it
venerdì 6 marzo 2009
La festa della donna è senz'auto
La giornata senz'auto si svolge secondo le modalità consuete: il divieto di circolazione riguarda vie e piazze interne alla seconda circonvallazione, dalle 9 alle 19,30 e riguarda i veicoli a motore, Euro 4 compresi, con l'eccezione dei veicoli funzionanti a motore elettrico, a metano, GPL e con motore ibrido.
Per informazioni i cittadini possono rivolgersi al Comando di Polizia Locale al n. 0363 -317602.
Si informa che, causa sosta dei giostrai, non è disponibile il parcheggio del Cimitero.
In caso di pioggia la giornata senz'auto non viene effettuata.
La politica ai tempi di facebook

Ne parliamo venerdì 20 marzo alle ore 21 al Caffè Letterario di Bergamo.
- Roberto Bruni, Sindaco di Bergamo-
Fa' la cosa giusta 2009
lunedì 23 febbraio 2009
Salviamo le rogge della Gera d’Adda

sabato 14 febbraio 2009
Duro colpo alle rinnovabili nel milleproroghe
venerdì 13 febbraio 2009
M'illumino di meno

sabato 7 febbraio 2009
Per Eluana
lunedì 2 febbraio 2009
Cromo nell'acqua, se ne parlerà all'Ue

domenica 1 febbraio 2009
Lombardia. Smog: procedura di infrazione europea va avanti
mercoledì 21 gennaio 2009
Discarica della Vailata a Treviglio : nuova puntata
dal Circolo Legambiente Bassa Bergamasca
lunedì 19 gennaio 2009
Milano. Verdi: nostre proposte contro emergenza smog

lunedì 12 gennaio 2009
Stop all'illegalità
“Con questa comunicazione – spiegano i Verdi - Formigoni ammette bellamente che in tutti questi anni la Regione ha legiferato, in modo reiterato e illegittimo, in materia di caccia a specie protette, come peppole, fringuelli, passeri, storni”.
La delibera che mette fine “a questa pratica odiosa e incostituzionale va letta e riletta per essere sicuri di non essere incappati in uno scherzo”, avvertono Monguzzi e Saponaro. In essa è scritto che “Nonostante le pronunce della Corte Costituzionale e gli orientamenti più volte espressi dalla Corte di Giustizia europea è stata recentemente approvata un’ulteriore legge regionale (l.r. n. 24 2008) che presenta gli stessi profili di illegittimità nella parte in cui autorizza il prelievo in deroga per la stagione venatoria 2008/2009”.
Formigoni afferma quindi “che la Regione Lombardia approva leggi incostituzionali e lo ammette con tranquillità, quasi non ne fosse direttamente responsabile”. I Verdi sottolineano che è da anni che “le associazioni ambientaliste, i TAR, la Commissione europea, la Corte Costituzionale affermano con chiarezza e decisione che i provvedimenti lombardi sulla caccia in deroga sono illegittimi. Se ne è accorto finalmente anche Formigoni. Meglio tardi che mai possiamo dire, ma quanti milioni di piccoli uccelli sono stati ingiustamente abbattuti”.