15 settembre 2007 – Oggi anche in Lombardia, imprenditori agricoli, consumatori e ambientalisti hanno lanciato la più grande consultazione nazionale mai sperimentata per dire NO agli OGM. Obiettivo 3 milioni di SI (di voti) per salvaguardare l’agricoltura di qualità italiana che sarebbe messa in ginocchio nei mercati internazionali dalla massificazione transgenica.
Il Consiglio Regionale, da parte sua, deve dimostrare di essere in sintonia con i bisogni e le istanze della società lombarda che chiede di mangiare sano e genuino e quindi di non fare da cavia per le multinazionali biotech. Per questa ragione ho presentato insieme ad altri 19 consiglieri di tutti i gruppi tranne Forza Italia, una mozione per far si che la Lombardia sia dichiarata libera da Ogm e che punti ancora di più alla qualità per assicurare un futuro competitivo e redditizio al settore agroalimentare italiano.
Oggi di fronte al grande schieramento della coalizione ItaliaEuropa Liberi da Ogm (dalle Acli a alle Coop, da Coldiretti a Vas, dalla Cia a Legambiente, ai consumatori) il Presidente Albertoni deve assicurare di mettere quanto prima all’ordine del giorno del Consiglio Regionale la mozione per proteggere la Lombardia dagli Ogm. Altre regioni lo hanno già fatto.
Come annunciato dal Presidente della Fondazione diritti genetici, Mario Capanna, siamo pronti a scendere in piazza, con le mucche e i trattori, per portare avanti la mozione in Regione Lombardia fino all’approvazione definitiva.
Non permettiamo che la nostra regione diventi la discarica biotech d’Italia.
Marcello Saponaro, primo firmatario della mozione “liberi da ogm”
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