Il settimanale articolo di Marcello Saponaro sul quotidiano "Il Bergamo" per la rubrica Ecologia e dintorni.La firma su Brebemi e la mobilità in Lombardia al centro di questo intervento.
Ieri è stato firmato il protocollo di intesa di Brebemi. Per l'ennesima volta, aggiungerei. E di tutto questo progetto, una sola cosa è certa: le date. Di solito funziona al contrario: si valuta l'investimento, si verifica se ci sono i soldi, si stabiliscono i tempi di ogni operazione e, infine, si ipotizzano le date. Non starò qui a rievocare le quattro inaugurazioni già fatte da Formigoni della quarta corsia A4, ad oggi non ancora terminata. E' bene ricordare, invece, che qualsiasi infrastruttura stradale o ferroviaria dovrebbe essere fatta solo se risponde ad una reale necessità trasportistica.
L'unico studio fatto sui flussi di traffico però ci dice il contrario. La Brebemi è stata concepita per alleggerire il traffico transitante sulla A4, ma i due terzi dell'utenza che giunge a Milano entra in autostrada da Seriate in poi. Solo il restante terzo giunge dai paesi e delle città che si incontrano lungo l'ideale asse del "corridoio 5" che parte da Kiev (Ucraina). Si tratta dunque di un traffico molto più locale di quanto si dica, un traffico a maglia per gestire – e alleggerire – il quale le autostrade non sono lo strumento adatto.
Perchè non si è voluto in questi anni investire sulla rete stradale statale, allargarla, costruire le tangenziali(ne) ai centri abitati e ai mille semafori? Perchè puntare sempre su infrastrutture che costano troppo, non partono mai, non sempre sono utili e urbanizzano ulteriormente il territorio più urbanizzato d'europa condannandolo a nuovi ingorghi e nuove code nelle nuove autostrade?
Marcello Saponaro, consigliere regionale dei verdi
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