Fonte: Il Bergamo, di Marcello Saponaro — 19/11/2008
Quando si dice gli sprechi: da una parte ci sono i 68 milioni di euro spesi da Trenitalia per le tre stazioni di Arcene, Stezzano e Levate.
La prima è pronta, finita, e sarebbe perfettamente funzionante se i treni vi si fermassero. L’ha voluta costruire il Sindaco Michele Luccisano, facendosi dare i soldi da RFI, per fare prima. Ed, asburgicamente, l’ha fatta. Ma i treni non si fermano. Perché? E qui veniamo al secondo punto, ovvero i nuovi orari dei treni di Trenitalia; che sono assurdi per i tempi di percorrenza e che soprattutto non mettono neppure un treno in più per i pendolari che tutti i giorni vanno a lavorare a Milano. Non mettono nessun treno in più per realizzare quel trasporto “a due velocità” che permetterebbe ai convogli “leggeri” di fermare anche nelle Stazioni di Arcene, Stezzano e Levate mantenendo un tempo di percorrenza accettabile. Trenitalia, invece, ha scelto di diminuire i treni su Milano Centrale per aumentarli sulla Bergamo – Milano Garibaldi, ovvero quelli che vanno via Carnate, quelli che ci metteranno 15 minuti in più dell’anno scorso. La Regione da parte sua avrebbe potuto evitare nuovo orario dei treni così vergognoso, terminando il “Salto del montone” a Treviglio, automatizzando e velocizzando l’incrocio tra le diverse linee ferroviarie e acquistando nuovi treni per i pendolari. Avremmo oggi quel servizio “quasi da metropolitana” tante volte promesso da Trenitalia e da Formigoni.
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