giovedì 22 novembre 2007

L'antinucleare

Questa la risposta data da me al responsabile ambiente provinciale dell'Udc G.Luca Viganò,sulle pagine del Popolo Cattolico di settimana scorsa.
Caro direttore, la presente per replicare al Responsabile Ambiente del Comitato Provinciale Udc di Bergamo Gian Luca Viganò,che la scorsa settimana è intervenuto, tramite una lettera indirizzata al vostro settimanale,sulla necessità di una nuova politica energetica in Italia.
Forse qualcuno ricorderà l'8 e il 9 novembre del 1987,come una data importante per la storia del nostro paese. In quei giorni fu votato un referendum abrogativo in cui si chiedeva a gli italiani se volessero o meno l'energia nucleare nel nostro paese. Ebbene la stragrande maggioranza degli elettori bocciò sonoramente il nucleare,decretando la chiusura delle centrali esistenti ed ovviamente quelli in costruzione. L'Italia si liberò dal peso del nucleare,ponendo fine ad una produzione energetica insicura (visto quello che era successo un anno prima a Chernobyl, nell'allora Unione Sovietica) e particolarmente pericolosa. Oggi ,a distanza di 20 anni,alcune forze politiche dell'attuale minoranza,in primis l'Udc,ripropongono con forza lo stralcio di quel referendum,chiedendo come il caso dell'on.Casini,le dimissioni del nostro Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Questa si chiama demagogia!Oggi come allora la proposta antinucleare resta forte e convinta, mentre tanto c'è da fare per la ricerca sul nucleare pulito. Quello che dice il signor Viganò, sulle difficoltà della nostra nazione ad auto sostenersi energeticamente e vero,ma sbaglia quando afferma che gli ambientalisti oggi come allora non hanno mai avuto cura del futuro,avvantaggiando il presente. I Verdi e tutto il movimento ambientalista italiano,dicendo no al nucleare,hanno avvantaggiato il presente,e tutelato il futuro. Un futuro che deve' essere sempre più sostenibile,per il risparmio energetico e le energie rinnovabili(l'Italia è la nazione del sole!), contro i cambiamenti climatici in atto. Il nucleare fa parte del passato,e non ha risolto minimamente la questione delle scorie(vi sembra poco?).Noi siamo per i si intelligenti,e diciamo si alla ricerca sul nucleare pulito,senza sostituire dalla carica di deputato nazionale l'ex Presidente della Camera on.Casini.
Luigi La Delfa
Verdi Treviglio

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