La Regione Lombardia archivia definitivamente la caccia in deroga alle specie protette. Con la delibera n. 8779 del 22 dicembre 2008 la giunta lombarda ha approvato all’unanimità una presa d'atto del Presidente Roberto Formigoni, di concerto con l’Assessore all’Agricoltura Luca Ferrazzi, relativa alla disciplina della caccia in deroga, che conclude che in futuro tale pratica dovrà essere evitata. Lo rendono noto i consiglieri regionali dei Verdi Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro.
“Con questa comunicazione – spiegano i Verdi - Formigoni ammette bellamente che in tutti questi anni la Regione ha legiferato, in modo reiterato e illegittimo, in materia di caccia a specie protette, come peppole, fringuelli, passeri, storni”.
La delibera che mette fine “a questa pratica odiosa e incostituzionale va letta e riletta per essere sicuri di non essere incappati in uno scherzo”, avvertono Monguzzi e Saponaro. In essa è scritto che “Nonostante le pronunce della Corte Costituzionale e gli orientamenti più volte espressi dalla Corte di Giustizia europea è stata recentemente approvata un’ulteriore legge regionale (l.r. n. 24 2008) che presenta gli stessi profili di illegittimità nella parte in cui autorizza il prelievo in deroga per la stagione venatoria 2008/2009”.
Formigoni afferma quindi “che la Regione Lombardia approva leggi incostituzionali e lo ammette con tranquillità, quasi non ne fosse direttamente responsabile”. I Verdi sottolineano che è da anni che “le associazioni ambientaliste, i TAR, la Commissione europea, la Corte Costituzionale affermano con chiarezza e decisione che i provvedimenti lombardi sulla caccia in deroga sono illegittimi. Se ne è accorto finalmente anche Formigoni. Meglio tardi che mai possiamo dire, ma quanti milioni di piccoli uccelli sono stati ingiustamente abbattuti”.
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