domenica 15 marzo 2009

Ariella Borghi chiede di uniformare i limiti di potabilità dell'acqua

Noi andiamo a Bruxelles,e intanto il sindaco......

Il Sindaco di Treviglio Ariella Borghi ha espresso all'Assessore Regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, un sentito ringraziamento per aver sostenuto presso il Ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche sociali la richiesta di chiarimenti, avanzata dal Comune di Treviglio, sulla quantità ammissibile di cromo esavalente nelle acque destinate al consumo umano . Eguale ringraziamento il Sindaco ha espresso al Presidente della Provincia Valerio Bettoni e all'assessore provinciale all'Ambiente Alessandra Salvi, che si sono impegnati sullo stesso fronte. Come noto, il Comune di Treviglio ha chiesto ai Ministeri citati, all'Istituto Superiore e al Consiglio Superiore di Sanità, per quanto riguarda l'acqua destinata al consumo umano, di uniformare i limiti di potabilità per il parametro cromo esavalente a quanto contenuto nel Decreto legislativo 152/2006 in tema di bonifiche, che stabilisce per il cromo VI un valore pari a 5 µg/l come concentrazione soglia di contaminazione. Il limite indicato nel Decreto Legislativo 31/2001, che attua la direttiva relativa alla qualità dell'acqua che beviamo, è invece per il Cromo di 50 µg/l. Nella lettera all'assessore regionale il Sindaco ribadisce di volersi attenere al principio di precauzione ed in nome di questo principio rileva che la Direzione regionale competente in materia di bonifiche ha avallato, nel 2004, la concentrazione di 25 microgrammi/litro come soglia al di sotto della quale poteva essere sospesa l'attività di bonifica della falda a Nord di Treviglio. Una posizione che appare meno restrittiva rispetto al limite di 5 µg/l indicato dal D.Lgs.152/2006 per le acque di falda e che non è stata modificata nemmeno nell'incontro del 22 gennaio u.s. tenutosi presso la stessa Direzione regionale.
fonte www.bergamonews.it

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