martedì 31 marzo 2009

A Bruxelles


IL 2 APRILE I VERDI A BRUXELLES INCONTRANO LA COMMISSIONE EUROPEA“L’EUROPA FACCIA CHIAREZZA SULLA SITUAZIONE A TREVIGLIO: IL CROMO C’È E OLTRE I LIMITI MA REGIONE LOMBARDIA SI OSTINA A DIRE CHE L’ACQUA È BUONA PER NON METTERCI I SOLDI DELLA BONIFICA”
Milano, 31 marzo 2009 - Nell’acqua di Treviglio c’è il cromo esavalente. Non è certo una novità ma ora, denunciano gli ambientalisti, nelle zone di centro nord dell’area sotto sorveglianza tornano ad innalzarsi i valori di cromo esavalente per litro.
Accompagnata dalla presidente del Gruppo dei Verdi al Parlamento Europeo Monica Frassoni, dal consigliere regionale della Lombardia Marcello Saponaro e da Patrizio Dolcini del direttivo regionale di Legambiente, una nutrita rappresentanza di amministratori locali, associazioni e politici trevigliesi dei Verdi e del PD, giovedì 2 aprile sarà ricevuta dalla Commissione Europea per esporre lo “strano caso” del cromo esavalente.
Attualmente a Treviglio la concentrazione è di 25 microgrammi per litro nell’acqua di falda. Troppi secondo la legge sulle bonifiche che impone un tetto massimo di 5, ragionevoli per Regione Lombardia che ha a più riprese respinto la richiesta degli amministratori di bonificare la zona, considerando che la legge mette un tetto di potabilità solo sopra una concentrazione pari o superiore a 50 microgrammi per litro. I Verdi e gli ambientalisti chiedono che siano quindi stanziati i fondi per bonificare la zona e che una volta per tutte sia fatta chiarezza sulle disposizioni di legge in materia, che al momento sono in apparente contrasto.
“Europa e Governo devono fare chiarezza su questo – dichiara Marcello Saponaro - A quanto deve essere inferiore la concentrazione di cromo per essere sicuri che non nuoccia ai cittadini? Ci sono due ordini di problemi: il primo di coerenza dei limiti e il secondo relativo ai finanziamenti delle bonifiche. Noi vogliamo sapere quali sono i limiti che assicurano la sicurezza ai cittadini e vogliamo che le amministrazioni che hanno necessità di bonificare siano aiutate e sostenute da adeguati finanziamenti”.
Per Patrizio Dolcini “dobbiamo togliere a questa situazione ogni elemento d'incertezza e di sospetto. La Regione gioca allo scaricabarile: riconosce come validi i limiti di bonifica indicati dalla legge ma non riapre i termini della stessa bonifica. Troppo spesso questo argomento è servito solo per far polemiche e creare irresponsabilmente allarmismi; solo il Comune di Treviglio ha richiesto con chiarezza la riapertura della bonifica, le altre istituzioni dove sono ? Andiamo a Bruxelles per chiedere che si faccia finalmente chiarezza e si sblocchi la situazione”.
Fanno parte della delegazione:
- Franco Resmini, assessore all’ambiente del Comune di Arcene
- Maurizio Vavassori, assessore all’urbanistica Comune di Arcene
- Giuseppe Didu, consigliere comunale con delega all’ambiente Comune di Casirate
- Chicco Crippa, PD Treviglio, Ecodem
- Arturo Giudicati, presidente circolo Legambiente Treviglio
- Marina Vigo, Segreteria CFL, cooperativa famiglia e lavoratori
- Sergio Aralla, presidente associazione “La città invisibile”
- Luigi La Delfa, responsabile Verdi bassa bergamasca

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