lunedì 8 settembre 2008

L'estate sta finendo,ma la sete d'acqua pulita no!

E l'argomento che tiene col fiato sospeso migliaia di trevigliesi,e da più settimane su tutti i giornali locali!
La nostra acqua è potabile,pura, o c'è bisogno di una Erin Brockovich anche a Treviglio?
Tanti gli interventi delle forze politiche locali,e tanta ovviamente la demagogia,che non serve ad eliminare i metalli pesanti(Cromo esavalente in primis!),perchè di pesante rende solo atmosfera politica!
Il vicino circolo di Legambiente Bassa Bergamasca,ha pubblicato un comunicato che rende l'idea di quello che sta succedendo,e che noi Verdi di Treviglio pubblichiamo e condividiamo:

La confusione e l’allarmismo generato da polemiche in atto rende a nostro avviso necessaria qualche precisazione.

Partiamo dalla definizione di Acqua Potabile: i parametri di Potabilità prevedono l'assenza di batteri e virus, e limiti di concentrazione minimi e massimi per molti – ma non tutti - gli elementi chimici.E' semplice comprendere cosa voglia dire assenza di batteri ma è ben di più complicato spiegare e comprendere la materia relativa all'aspetto chimico fisico.Questo argomento viene poco spiegato ed è costantemente fonte di equivoci e polemiche a sfondo politico. Proprio come sta accadendo a Treviglio.
Nell'acqua sono ammesse per legge, concentrazioni, di arsenico, ammoniaca, pesticidi, fertilizzanti chimici, e molte altre sostanze simili, che sono in parte nocive alla salute. Fra queste anche il Cromo , rilevato come concentrazione totale di Cromo . Il cromo si trova in tre forme : metallico ,cromo trivalente e cromo esavalente
Di queste, il cromo trivalente è considerato poco pericoloso, e anzi in tracce è necessario all’organismo umano per il metabolismo dei glicidi e dei lipidi ed è naturalmente presente nelle acque di superficie con concentrazioni di 10 mg/lt. Il cromo esavalente e i suoi composti sono invece classificabili dall’agenzia per lo studio del Cancro dell’OMS (IARC) come cancerogeni certi per l’uomo e la loro presenza è dovuta unicamente ad incidenti.
I limiti di potabilità, non cambiano la sostanza della cosa, e cioè, che nell'acqua potabile, anche se in concentrazioni limitate, sono presenti un gran numero di sostanze tossiche.
Sui limiti si potrebbe parlare a lungo, in quanto variano da paese a paese. Infatti in Italia sono permesse – per scelte politiche /legislative - quantità di alcune sostanze, che sarebbero assolutamente illegali in altri paesi.
Ci sono 4 parametri che occorre conoscere. Questi sono: - Temperatura alla sorgente- PH- Conducibilità elettrica
- Residuo fissoL'ultimo è forse il più importante, perchè riassume e determina, in qualche misura, tutti gli altri valori.
Sta ad indicare la quantità di minerali e quindi di sostanze chimiche nell'acqua Più basso è il residuo fisso, più leggera e quindi migliore è l'acqua.
Un'acqua ottimale ha un residuo fisso inferiore a 50 mg/lt, sotto il 100 sarebbe comunque buona, entro 200 discreta, e così via. In Italia il residuo fisso è consentito fino a 1500 mg/lt.
Detto quindi che è definita potabile l’acqua che può essere destinata a usi alimentari e domestici , Potabilità non è sinonimo di alta qualità dell’acqua, bensì un parametro che consente di erogare acqua per uso alimentare nonostante la presenza di elementi inquinanti.
Il nostro residuo fisso – a Treviglio - varia da 350 a 400 mg/lt. Un livello di qualità di un’acqua comunque potabile ma tendente allo scarso , e necessariamente migliorabile
Vorremmo che fosse proprio questo l’obiettivo , fuori da ogni polemica : migliorare la qualità della nostra acqua potabile.

La situazione è complessa .
Il Cromo Esavalente è solo uno degli aspetti critici presenti nella nostra falda. Sono in corso infatti altri due processi di bonifica della nostra falda , riguardanti altrettanti inquinamenti – uno per le carbamadiazepine ed uno per il DMZ – Dimetridazolo.

Ci sono ritardi nelle operazioni di bonifica del Cromo Esavalente legati ad adempimenti burocratici e procedurali di Regione e Provincia , competenti in materia , in quanto l’inquinamento ha un’estensione extra-comunale .
Oggi infatti la situazione è in costante - ma anche e comunque troppo lento - miglioramento.
Secondo le linee guida dell’OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) il cromo totale nell’acqua potabile può essere tollerato fino a concentrazioni di 50 microgrammi/litro.
Nelle acque potabili normalmente è la metà : 5 mg/lt. Le nostre concentrazioni attuali sono attorno ai 15 mg/lt .
Nel 2005 i picchi erano ben superiori ai 50 mg/lt . Molti di quelli che oggi lanciano allarmi , allora erano seduti in Consiglio Comunale ma c’è voluta una forte campagna di stampa per smuoverli allora dall’inerzia e dalla sottovalutazione degli effetti dell’inquinamento
E ora , se tecnicamente le spiegazioni dell’Assessore Tura – cui va riconosciuta una sensibilità di lunga data in materia di qualità dell’acqua – sono ineccepibili , neanche le rassicurazioni comunque servono a molto.
Sia gli allarmismi che le rassicurazioni lasciano inalterata la situazione.

Noi chiediamo e proponiamo tre interventi concreti :

- Fare pressioni urgenti su Regione e Provincia perché si sblocchi l’attuale situazione di stallo concernente gli ulteriori e definitivi interventi di bonifica per il Cromo Esavalente ; l’impegno deve essere dell’intero Consiglio Comunale e non solo dell’Amministrazione
- Impegnare la COGEIDE ed impegnare almeno parte degli utili che COGEIDE ha versato al Comune , pari quest’anno a 480 mila Euro per interventi di miglioramento della qualità dell’acqua potabile con interventi mirati sulla rete di distribuzione , sulla profondità dei pozzi di captazione , sui sistemi di depurazione
- Effettuare analisi chimico fisiche a più largo spettro ; la nostra è una zona a rischio , per la presenza di varie attività potenzialmente pericolose per la falda , come l’esperienza sta a dimostrare. Occorrono analisi più approfondite , con un livello d’attenzione più alto della normale routine che punta invece a rilevare una gamma limitata di sostanze.

Chiediamo un Consiglio Comunale Aperto , per discutere ed arrivare concretamente a decisioni operative
Ci auguriamo che queste proposte chiariscano comunque l’attuale quadro, fuori da qualsiasi strumentalizzazione.
La qualità dell’acqua e la salute dei cittadini non possono e non devono avere “colore” politico!



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