Lunedì 7 gennaio 2008 l’assessore all’Ambiente Alice Tura e lo staff dell’Ufficio Ambiente del Comune (ing. Luca Zambotti e dott.ssa Monica Finardi) si sono incontrati con la società Habita srl con sede in Melzo, che ha acquisito la proprietà Baslini SpA ed è pertanto subentrata a tutti gli effetti di legge nelle operazioni di bonifica dell’area dell’ex stabilimento chimico. Presenti al tavolo anche la Provincia, l’Arpa di Bergamo, l’ASL di Treviglio, la società Cogeide. Assente la Regione che pure era stata invitata. La società Habita era rappresentata dal dr. Dante Emilitri, coadiuvato dai consulenti Habita, ingg. Giorgio Bressi e Stefano Micco, dall’ ing. Stefano Avezzù e dalla dott.ssa Paola Raimondi dello Studio Gavagnin.
Il tavolo tecnico è stato convocato dal Comune di Treviglio per fare il punto sulla situazione della bonifica, visto che il cronoprogramma dei lavori, presentato a suo tempo dalla Baslini, risulta in parte disatteso. In particolare era necessario verificare i tempi di attivazione di tutti i pozzi barriera, completati lo scorso novembre, ed il regolare funzionamento dei pozzi relativi alla messa in sicurezza, realizzati nel 2005. Questi ultimi, nel corso del sopralluogo effettuato da Comune di Treviglio e Provincia, erano risultati inattivi: da qui l’ordinanza del Sindaco per la loro riattivazione e la segnalazione del fatto alla Procura. Si ricorda che la bonifica della falda consiste nel prelevare l’acqua con una serie di pozzi realizzati in più punti e nello scaricarla nel riale Masano se gli inquinanti non superano i limiti di legge. In questo caso infatti l’acqua emunta va preventivamente ‘trattata’ prima di essere scaricata in roggia.
Il tavolo tecnico ha chiarito in questi termini responsabilità e tempi per il completamento dei lavori di bonifica a suo tempo approvati:
Le responsabilità sulla realizzazione dei pozzi, anche interni all’ex insediamento Baslini, sono in capo alla stessa società che aveva avuto tale incarico dalla Baslini, mentre la gestione dei pozzi è in capo ad Habita, che sta valutando il soggetto gestore a cui affidare l’incarico
La barriera idraulica realizzata avrà una capacità di prelievo diversificata sui singoli pozzi e comunque complessivamente superiore a quella originariamente prevista. Per questo Comune e Provincia hanno richiesto la documentazione necessaria per verificare sia la compatibilità degli interventi previsti sui pozzi con i progetti già approvati sia la efficacia dello sbarramento idraulico.
La società Habita si è impegnata a mettere in funzione la barriera idraulica definitiva entro il 31 gennaio prossimo.
L’acqua emunta verrà scaricata, come era già previsto, nel riale Masano, ma essendo aumentata la portata dello scarico, occorre verificare l’idoneità del riale ed effettuare gli eventuali lavori di adeguamento, che saranno comunque a carico di Habita srl.
Per quanto riguarda gli ulteriori lavori di bonifica, Habita ha già provveduto a rimuovere le coperture di cemento amianto e deve ora affidare l’incarico per rimuovere l’amianto presente nelle coibentazioni delle tubature. Il Comune di Treviglio, avendo la società l’intenzione di procedere in un’unica fase alle operazioni di demolizione dei fabbricati, ha chiesto e ottenuto che Habita presenti entro il 31 gennaio 2008 un nuovo cronoprogramma dettagliato con la descrizione puntuale di tutte le singole fasi lavorative. È stata inoltre richiesta la trasmissione a tutti gli Enti del piano di lavoro completo anche per le operazioni già effettuate di rimozione delle coperture di cemento amianto, unitamente alla documentazione di trasporto/smaltimento delle lastre rimosse, con l’invito a trasmettere sempre e preventivamente ogni documentazione in proposito.
È stata ribadita la necessità di trasmettere puntualmente gli esiti analitici dei campioni di acqua per verificare l’andamento della concentrazione delle diverse sostanze inquinanti, e si è auspicato che i prelievi relativi sia alla falda interna sia a quella esterna avvengano in modo coordinato fra la Baslini e la Habita.
Per quanto riguarda infine i costi per i controlli aggiuntivi sul pozzo del pubblico acquedotto di via Calvenzano, il Comune di Treviglio ha dichiarato che essi sono da imputare al titolare del procedimento di bonifica. Il Comune, inoltre, ha fatto presente che sta definendo con Cogeide e Protezione civile alcuni interventi di emergenza per assicurare l’approvvigionamento di acqua potabile alla popolazione e alle attività della zona sud della città nel caso si dovesse riscontrare la contaminazione di questo pozzo.
fonte www.comune.treviglio.bg.it
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