venerdì 11 gennaio 2008

Slow Food

Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food, secondo il quotidiano inglese The Guardian, è tra le 50 persone che si sono contraddistinte nel ''combattere inquinamento ed effetto serra, nella salvaguardia degli ecosistemi, nella promozione di metodi di sviluppo sostenibile, nella tutela di specie animali e vegetali in via d'estinzione''. E Carlin Petrini è l’unico italiano del team.
A darne l’annuncio è la stessa Slow Food, che ha spiegato che la classifica è stata redatta dai corrispondenti economici, ambientali e scientifici della redazione del giornale anglosassone. Nelle motivazioni della scelta, avvenuta su segnalazione di Vandana Shiva, si sottolinea come ''Petrini sia l'unico attivista anti-McDonald's ad avere accesso agli uffici di David Cameron, David Milliband, Carlo d'Inghilterra, Al Gore e Barack Obama, oltre ad essere ammirato da buongustai facoltosi per il suo impegno per la qualità del cibo.
E come il movimento Slow Food sia oggi presente in 100 Paesi dove sta combattendo la cultura delle multinazionali del settore agroalimentare, responsabili di gravi danni per l'ambiente''. Tra i 50 “tutori della Terra'” figurano politici come Angela Merkel, Al Gore e il sindaco di Londra Ken Livingstone; il patriarca della chiesa ortodossa Bartolomeo I; e personaggi del jet set hollywoodiano come Leonardo Di Caprio.
Insieme a premi Nobel, biologi, attivisti, imprenditori, ma anche gente meno nota, come l'inventore di un sistema per risparmiare energia nei refrigeratori, o un ragazzo che raccoglie impressionanti quantità di fondi per salvare le tigri in via d'estinzione in India, oppure contadini custodi di semi che garantiscono la salvaguardia della biodiversità.
Autorevoli voci della stampa internazionale, inoltre, hanno già segnalato nelle agende 2008 il Salone del Gusto quale ''evento più importante di ottobre'', come ha scritto il settimanale inglese The Economist, o quale must - secondo il sito della tv americana Msnbc (versione via cavo della Nbc) - ''per appassionati dell'agricoltura sostenibile''.
fonte www.verdi.it

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