Oggi circa settanta Comuni della Lombardia sono scesi in piazza per chiedere alla Regione di dare via libera al referendum per modificare la legge sull'acqua, in particolare la parte che obbliga a scegliere con una gara chi deve erogare l'acqua.
Una sorta di privatizzazione dell’ultimo miglio, determinata dalla legge lombarda del 2006 votata dalla Cdl, che, denuncia “il Forum acqua bene comune”, consente ai privati di incassare i profitti attraverso la tariffazione lasciando però in capo ai comuni tutti gli oneri di manutenzione delle reti idriche.
Il Consiglio regionale lombardo, che deve decidere se i quesiti proposti sono ammissibili, non è riuscito ancora ad esprimersi, perché “la maggioranza di centrodestra continua a rinviare il voto sull’ammissibilità”, hanno protestato oggi i consiglieri regionali dell’Unione, tra cui il verde Carlo Monguzzi, Riccardo Sarfatti, coordinatore dell’Unione, Mario Agostinelli (Prc), Pippo Civati (Pd), Marco Cipriano e Arturo Squassina (Sd).
La maggioranza di centrodestra ha proposto di togliere la votazione sull’ammissibilità anche dall'ordine del giorno della prossima riunione del consiglio regionale, in programma il 5 febbraio, prolungando il tira e molla che ormai va avanti da prima di Natale.
“Un attacco alla democrazia”, hanno denunciato i consiglieri dell’Unione. “La Cdl continua a calpestare le regole”, rinviando il voto sul referendum che è stato chiesto da 132 Consigli comunali.
''Questa legge fa acqua da tutte le parti”, ha spiegato Giovanni Cocciro, assessore di Cologno Monzese, il Comune capofila di questa iniziativa dei sindaci, riferendosi alla normativa lombarda, unica in tutto il panorama nazionale, e alle modifiche proposte dalla Cdl in Regione che per i promotori non cambiano la sostanza della legge. “Noi chiediamo che ci diano il via libera per la consultazione''.
Ed è questo che chiede tutta l'opposizione, mentre la maggioranza vorrebbe evitare il referendum. “Chiediamo il rispetto delle regole e della democrazia – dicono ancora i consiglieri dell’Unione - e siamo a fianco dei sindaci che chiedono semplicemente che i cittadini possano esercitare il proprio diritto di voto”.
da www.verdi.it
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