mercoledì 30 gennaio 2008

Dal 1° febbraio attivato un Nucleo di Polizia Locale Ambientale per un maggior controllo del territorio

L'attivazione, sperimentale per tre mesi, deliberata dalla Giunta comunale nella seduta di lunedì 28 gennaio.
La richiesta di attivazione del servizio è giunta dall'Ufficio Ambiente, ma molti cittadini durante gli incontri nei quartieri avevano segnalato la necessità di attivare controlli per un maggiore rispetto del decoro della città. Piccoli cumuli di rifiuti nelle vie soprattutto periferiche e sacchetti della spazzatura abbandonati in prossimità dei cestini rifiuti stanno diventando una presenza regolare che è alla base di giuste lamentele. I rifiuti vengono regolarmente rimossi dalla Sabb su segnalazione dell'Ufficio Ambiente, ma puntualmente ricompaiono. La relazione del responsabile del servizio, ing. Luca Zambotti, è molto eloquente in proposito. A giudizio dell'Ufficio "la complessità ed il significativo importo economico (per l'anno 2008 pari a € 3.290.000 oltre ad eventuali estensioni del servizio a mezzo di apposite convenzioni con grandi utenze, ad esempio l'Azienda Sanitaria) raggiunto dal contratto SABB" richiedono "una continua azione di sorveglianza sul territorio che l'Ufficio svolge con crescente difficoltà, considerato il moltiplicarsi, in tutti i settori, delle problematiche di tipo ambientale". Da qui la richiesta di poter disporre, compatibilmente con il servizio, di un agente della Polizia Locale alle dirette dipendenze del Comando stesso ma coordinato dall'Ufficio Ambiente per "uno stretto controllo del territorio con eventualmente la possibilità di esercitare un'attività sanzionatoria nei confronti degli autori degli abusi riscontrati". Compito del Nucleo di Polizia Ambientale di cui la delibera di Giunta costituisce l'avvio sono la prevenzione e la repressione dei comportamenti incivili. A questi si aggiunge il controllo dell'attività del gestore del servizio, cioè della SABB.
L'elenco degli "abusi riscontrati" è piuttosto nutrito. Oltre ai già citati abbandono di rifiuti sul territorio comunale (sono da monitorare alcune strade dove l'abbandono e l'accumulo sono "storici", come via Caldara, via Trento,via Fara, via Cavallotti ecc.) e l'uso improprio dei cestini rifiuti per abbandonare sacchetti di spazzatura, la relazione dell'Ufficio elenca altri 'vizi ambientali' di alcuni cittadini trevigliesi. Tra questi, la mancata rimozione delle auto in sosta durante i turni di spazzamento delle strade, l'inosservanza delle modalità per il conferimento dei rifiuti e il mancato rispetto dei turni di raccolta porta a porta dei rifiuti, il deturpamento di giardini e parchi, giochi pubblici e arredi. Anche "la notevole quantità di rifiuti conferiti presso i centri di raccolta comunali (le piattaforme ecologiche di via S.Eutropio e via Vasco de Gama) e i crescenti costi di smaltimento a carico dell'Amministrazione Comunale" richiedono verifiche a campione dei quantitativi più rilevanti e una verifica dei requisiti di accesso ai centri stessi. Tre mesi, dal prossimo 1° febbraio fino al 30 aprile, la durata dell'incarico che viene conferito a un agente della Polizia Locale, in via sperimentale.
da www.comune.treviglio.bg.it

In distribuzione le cartoline SABB - Assessorato Ambiente: tutte le informazioni sulla organizzazione della raccolta rifiuti

In questi giorni nelle caselle postali dei trevigliesi sta arrivando una cartolina speciale. Sabb e Assessorato all’Ambiente del Comune di Treviglio hanno scelto questo mezzo per informare i cittadini dei turni della raccolta differenziata e dello spazzamento stradale.
Perché questo mezzo e perché ora?
Il capitolato per i servizi ambientali di raccolta rifiuti e spazzamento stradale contiene delle novità. Il servizio è stato potenziato; nuove vie si sono aggiunte all’elenco stradale delle diverse zone della città. C’era la necessità di dare ai trevigliesi queste informazioni attraverso uno strumento pratico, da conservare e consultare senza problemi, facile da tenere a portata di mano. La informativa su un consistente cartonato in formato cartolina è parso lo strumento migliore.
Le cartoline in distribuzione sono sette, quante sono le zone in cui la città è suddivisa per organizzare i turni della raccolta differenziata.
Ogni cartolina ha un colore dominante (rosa, verde, arancio, azzurro, rosso, bianco, giallo) che identifica la zona, l’immagine di un fiore come visual e a piè di pagina i giorni della settimana in cui avviene la raccolta differenziata di sacco grigio, plastica, vetro, scatolame, carta/cartone e organico.
Sul retro è stampato l’elenco delle vie comprese in quella zona.
Ogni via è contrassegnata da un quadratino colorato che indica il giorno in cui avviene lo spazzamento stradale, per cui è necessario lasciare libera la via dalle auto in sosta entro una certa fascia oraria.
La legenda sottostante abbina colore e giorno della settimana in cui vene effettuato il servizio.
Sempre sul retro della cartolina ci sono altre informazioni:
- le date del recupero della raccolta quando essa cade in un giorno festivo
- gli orari di esposizione dei rifiuti sul bordo strada
- i numeri di telefono cui rivolgersi in caso di disservizio (0363 317420 oppure 0363 317425).
L’iniziativa Sabb e Comune risponde anche all’esigenza, manifestata dai cittadini durante le riunioni con i quartieri, di conoscere le date dello spazzamento stradale in modo da poter esercitare un controllo ‘dal basso’.
Le cartoline sono pubblicate sul sito del Comune www.comune,treviglio.bg.it alla voce “Raccolta differenziata” (Menu di destra).
Sabb e Comune colgono l’occasione per ricordare ai cittadini che una città più pulita ha bisogno del concorso di tutti. In questo primo mese del 2008 sono già stati numerosi, purtroppo, gli interventi degli operatori Sabb per rimuovere rifiuti smaltiti scorrettamente o abbandonati presso i cestini dei rifiuti o in altre zone della città. Questi comportamenti poco civili danneggiano tutti. I cittadini che depositano qua e là i vari sacchetti da supermercato pieni di rifiuti, infatti, provocano un aumento dei costi per questa raccolta suppletiva e sottraggono al trattamento i rifiuti riciclabili che possono essere invece una risorsa.
da www.comune.treviglio.bg.it

martedì 29 gennaio 2008

Contro le regole

Oggi circa settanta Comuni della Lombardia sono scesi in piazza per chiedere alla Regione di dare via libera al referendum per modificare la legge sull'acqua, in particolare la parte che obbliga a scegliere con una gara chi deve erogare l'acqua.
Una sorta di privatizzazione dell’ultimo miglio, determinata dalla legge lombarda del 2006 votata dalla Cdl, che, denuncia “il Forum acqua bene comune”, consente ai privati di incassare i profitti attraverso la tariffazione lasciando però in capo ai comuni tutti gli oneri di manutenzione delle reti idriche.
Il Consiglio regionale lombardo, che deve decidere se i quesiti proposti sono ammissibili, non è riuscito ancora ad esprimersi, perché “la maggioranza di centrodestra continua a rinviare il voto sull’ammissibilità”, hanno protestato oggi i consiglieri regionali dell’Unione, tra cui il verde Carlo Monguzzi, Riccardo Sarfatti, coordinatore dell’Unione, Mario Agostinelli (Prc), Pippo Civati (Pd), Marco Cipriano e Arturo Squassina (Sd).
La maggioranza di centrodestra ha proposto di togliere la votazione sull’ammissibilità anche dall'ordine del giorno della prossima riunione del consiglio regionale, in programma il 5 febbraio, prolungando il tira e molla che ormai va avanti da prima di Natale.
“Un attacco alla democrazia”, hanno denunciato i consiglieri dell’Unione. “La Cdl continua a calpestare le regole”, rinviando il voto sul referendum che è stato chiesto da 132 Consigli comunali.
''Questa legge fa acqua da tutte le parti”, ha spiegato Giovanni Cocciro, assessore di Cologno Monzese, il Comune capofila di questa iniziativa dei sindaci, riferendosi alla normativa lombarda, unica in tutto il panorama nazionale, e alle modifiche proposte dalla Cdl in Regione che per i promotori non cambiano la sostanza della legge. “Noi chiediamo che ci diano il via libera per la consultazione''.
Ed è questo che chiede tutta l'opposizione, mentre la maggioranza vorrebbe evitare il referendum. “Chiediamo il rispetto delle regole e della democrazia – dicono ancora i consiglieri dell’Unione - e siamo a fianco dei sindaci che chiedono semplicemente che i cittadini possano esercitare il proprio diritto di voto”.
da www.verdi.it

Per non dimenticare!


lunedì 28 gennaio 2008

La bistecca fa male alla Terra

di MARK BITTMAN
- NEW YORK - Un cambiamento epocale nell'uso di una risorsa che si dà per scontata potrebbe essere imminente. No, non si tratta di petrolio, ma di carne. Come il petrolio anche la carne è soggetta a una domanda crescente a mano a mano che le nazioni diventano più ricche e ciò ne fa salire il prezzo. E come il petrolio anche la carne è qualcosa che tutti sono incoraggiati a consumare in quantità minori. La domanda globale di carne si è letteralmente impennata negli ultimi anni, sulla scia di un benessere crescente, alimentata dal proliferare di vaste operazioni di alimentazione forzata di animali d'allevamento. Queste vere e proprie catene di montaggio della carne, che partono dalle fattorie, consumano quantità smisurate di energia, inquinano l'acqua e i pozzi, generano significative quantità di gas serra, e richiedono sempre più montagne di mais, soia e altri cereali, un fatto che ha portato alla distruzione di vaste aree delle foreste pluviali tropicali. Proprio questa settimana il presidente brasiliano ha annunciato provvedimenti di emergenza per fermare gli incendi controllati e l'abbattimento delle foreste pluviali del Paese per creare nuovi pascoli e aree di coltura. Negli ultimi cinque mesi soltanto, ha fatto sapere il governo, sono andate perse 1.250 miglia quadrate di foreste. Nel 1961 il fabbisogno complessivo di carne nel mondo era di 71 milioni di tonnellate. Nel 2007 si stima che sia arrivato a 284 milioni di tonnellate. Il consumo pro-capite di carne è più che raddoppiato in questo arco di tempo. Nel mondo in via di sviluppo è cresciuto del doppio, ed è raddoppiato in venti anni. Il consumo mondiale di carne si prevede che sia destinato a raddoppiare entro il 2050.
Produrre carne comporta il consumo di tali e tante risorse che è una vera impresa citarle tutte. Ma si consideri: secondo la Fao, la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite, le terre destinate all'allevamento del bestiame costituiscono il 30 per cento delle terre emerse non ricoperte da ghiacci del pianeta. Questa stessa produzione di bestiame è responsabile di un quinto delle emissioni di gas serra della Terra, più di quelle emesse dai trasporti nel loro complesso. Uno studio dello scorso anno dell'Istituto nazionale di scienze dell'allevamento in Giappone ha stimato che ogni taglio di carne di manzo da un chilogrammo è responsabile dell'equivalente in termini di diossido di carbonio alle emissioni di una vettura media europea ogni 250 chilometri circa e brucia l'energia sufficiente a tenere accesa per 20 giorni una lampadina da 100 watt. Cereali, carne e perfino energia sono collegati tra loro in un rapporto di interdipendenza che potrebbe avere spaventose conseguenze. Benché circa 800 milioni di persone di questo pianeta soffrano la fame o siano affette da malnutrizione, la maggior parte dei raccolti di mais e soia coltivati finiscono a nutrire bestiame, maiali e galline. Ciò avviene malgrado un'implicita inefficienza: per produrre le stesse calorie assimilate tramite il consumo di carni di bestiame allevato e il consumo diretto di cereali occorrono da due a cinque volte più cereali, secondo quanto afferma Rosamond Naylor, docente associato di economia all'università di Stanford. Nel caso di bestiame allevato negli Stati Uniti con cereali questo dato deve essere moltiplicato ancora per dieci. Negli Stati Uniti l'agricoltura praticata per soddisfare la domanda di carne contribuisce, secondo l'Agenzia per la Protezione Ambientale, a circa tre quarti dei problemi di qualità dell'acqua che caratterizzano i fiumi e i corsi d'acqua della nazione. Considerato poi che lo stomaco delle bestie allevate è fatto per digerire erba e non cereali il bestiame allevato a livello industriale prospera soltanto nel senso che acquista peso rapidamente. Questo regime alimentare ha reso possibile allontanare il bestiame dal suo ambiente naturale e incoraggiare l'efficienza dell'allevamento e della macellazione in serie. È tuttavia una prassi che provoca problemi di salute tali che la somministrazione di antibiotici è da ritenersi usuale, al punto da dar vita a batteri resistenti agli antibiotici. Questi animali nutriti a cereali contribuiscono oltre tutto a una serie di problemi sanitari tra gli abitanti più benestanti del pianeta, quali malattie cardiache, alcuni tipi di cancro e diabete. La tesi secondo cui la carne fornisce un apporto proteico è giusta, purché le quantità siano limitate. L'esortazione americana quotidiana a consumare carne - del tipo "guai a te se non mangi la bistecca" - è negativa. Che cosa si può fare? Risposte facili non ce ne sono. Tanto per cominciare occorre una migliore gestione degli sprechi. A ciò contribuirebbe l'abolizione dei sussidi: le Nazioni Unite stimano che questi costituiscono il 31 per cento dei guadagni globali dell'agricoltura. Anche migliori tecniche di allevamento sarebbero utili. Mark W. Rosengrant, direttore della tecnologia ambientale e della produzione presso l'istituto senza fini di lucro International Food Policy Research afferma: "Occorrerebbe investire nell'allevamento e nella gestione del bestiame, per ridurre la filiera necessaria a produrre un livello qualsiasi di carne". E poi c'è la tecnologia. Israele e Corea sono tra i Paesi che stanno sperimentando tecniche di sfruttamento delle scorie e del letame animale per generare elettricità. Altro suggerimento utile potrebbe essere quello di far ritorno al pascolo. Mentre la domanda interna di carne è ormai uguale ovunque, la produzione industriale di bestiame è cresciuta due volte più rapidamente dei metodi di base di sfruttamento delle terre, secondo quanto risulta alle Nazioni Unite. I prezzi reali di carne bovina, di maiali e pollame si sono mantenuti costanti, forse sono perfino scesi, per 40 anni e più, anche se ora stiamo assistendo a un loro aumento di prezzo. Se i prezzi elevati non costringono a cambiare le abitudini alimentari, forse sarà tutto l'insieme - la combinazione di deforestazione, inquinamento, cambiamento del clima, carestia, malattie cardiache e crudeltà sugli animali - a incoraggiare gradualmente qualcosa di molto semplice: mangiare più vegetali e meno animali. Nel suo studio del 2006 sull'impatto dei consumi di carne sul pianeta, intitolato "La lunga ombra del bestiame", la Fao dice: "È motivo di ottimismo prendere atto che la domanda di prodotti animali e di servizi ambientali sono in conflitto tra loro ma possono essere riconciliate". Gli americani, in effetti, stanno comprando sempre più prodotti eco-compatibili, scegliendo carni, uova e latticini prodotti con metodi sostenibili. Il numero dei prodotti e dei mercati di questo tipo si è più che raddoppiato negli ultimi 10 anni. Se gli attuali trend continueranno, invece, la carne diventerà una minaccia più che un'abitudine. Non diventerebbe del tutto insolito consumare carne, ma proprio come i SUV dovranno cedere il passo a vetture ibride, l'epoca dei 220 grammi al giorno di carne sarà giunta alla fine. Forse, dopotutto, non sarà poi così drammatico. (copyright The New York Times) (Traduzione di Anna Bissanti)
da www.repubblica.it

Il camion dei gelati....si scioglie al sole!!!!

Sarà il riscaldamento globale?
da www.corriere.it

domenica 27 gennaio 2008

Mini rimpasto di Giunta Fulvio Adobati all'Urbanistica

Dopo le dimissioni di Filippo Simonetti- assessore all'Urbanistica del comune di Treviglio- per motivi strettamente famigliari,subentra ad esso l'arch.Fulvio Adobati.
Adobati,bergamasco come il suo predecessore,è conosciuto in provincia per le sue numerosissime cariche istituzionali.E stato consigliere nazionale di Legambiente,è studioso di progetti di ricerca nell'ambito del territorio e della viabilità,primo fra tutti Brebemi e Tav.
Auguriamo come Verdi trevigliesi un buon lavoro all'Assessore, che la sua nomina dia rilancio e importanza al ruolo che Treviglio avrà nell'immediato futuro.
La città cambierà radicalmente nei prossimi anni,lo studio preliminare sul Pgt(Adobati ne ha fatto parte)ne ha definito la forma,e le nostre posizioni,insieme a quelle del Coordinamento della Sinistra,e di Città Invisibile,sono note a tutti.
Bisogna dare continuità al lavoro svolto da Simonetti,come auspica il neoassessore,ma nel frattempo sentire i numerosi campanelli di allarme di chi vede in questo Pgt, spinte troppo aggressive nei confronti del territorio trevigliese,per esempio lo sviluppo a sud.
Farlo è importante per la città,e per il futuro del nostro territorio.
Buon Lavoro assessore!!

Alta velocità,parere negativo della giunta Borghi

La giunta comunale presieduta dal sindaco Ariella Borghi,ha dato parere negativo al tracciato della Tav,dopo il parere tecnico dei dirigenti comunali arch.Pier Luigi Assolari(Lavori Pubblici),e arch.Antonio Maraniello(Urbanistica).Tutto verrà rinviato alla Conferenza dei servizi di metà febbraio,dove si discuterà il tracciato in questione,ma nel mentre il parere negativo della giunta trevigliese,verrà discusso nella seconda commissione consigliare permanente,e subito dopo dal consiglio comunale.Una scelta precauzionale trasparente,che noi Verdi condividiamo,visto l'importanza dell'argomento.

venerdì 25 gennaio 2008

Le rinnovabili crescono, ma l’indipendenza energetica è lontana

Aumenta nel Bel Paese la produzione energetica. Tra il 1990 ed il 2005 ha infatti segnato un 7% in più (passando da 25,5 a 27,3 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) e continuerà ad aumentare di un ulteriore 9,1% di qui al 2020. E a crescere saranno soprattutto le rinnovabili, l’energia solare (attestabile al 5% per il 2020) e da rifiuti prime fra tutte, a discapito però di una diminuzione di fonti verdi come l’idrogeno (-15% dal 1990 al 2020) e il geotermico (-18% dal 1990 al 2020). Questi sono alcuni dati riportati dal Rapporto Italia 2008 dell’Eurispes e presentato oggi a Roma. Nonostante le buone notizie, l’industria energetica italiana non decolla e rimane in grado di soddisfare solamente il 15% del fabbisogno energetico interno, contro l’85% coperto tramite l’importazione da altri paesi. E non solo la situazione generale non ha presentato alcun miglioramento, ma al contrario vi è stato un significativo aumento del grado di dipendenza energetica, nell’ordine dello 0,3%, che arriverà all’85,4% all’inizio del 2020. Ma gli italiani non sembrano considerare il problema come una priorità. Infatti, sempre secondo l’edizione 2008 dell’indagine Eurispes, per un cittadino su quattro (26,9%) la questione più urgente da affrontare sul fronte dei temi ambientali è quella dei rifiuti, seguita al secondo posto dal fenomeno dell’effetto serra e del riscaldamento del Pianeta (23,6%). A ruota l’inquinamento atmosferico ed il problema energetico, urgenti rispettivamente per il 20,5% e il 19,3% degli italiani. E quando si tratta di tutelare l’ambiente, lo studio rivela che la maggioranza, quasi 8 su dieci (78,8%) è disponibile a fare sacrifici per ridurre i consumi, ed i giovani al primo posto. Ora si tratta solo di passare all’azione.
da www.rinnovabili.it

Il Comune di Treviglio si è costituito come parte civile nel processo a carico della Farchemia

Treviglio parte civile nel processo Farchemia. La Giunta nella seduta di lunedì 21 gennaio ha autorizzato il Sindaco a costituirsi parte civile nel giudizio penale a carico di Joseph Marcel Groenen, Presidente del CDA e Direttore Generale della Farchemia dal 1989 al 2005, di Diego Dal Puppo, subentratogli nell'ottobre 1995, e di Vincenzo Cattaneo, Responsabile tecnico e responsabile del settore ecologico.
L'incarico è stato conferito all'avv. Francesco Borasi, del Foro di Milano, con studio in Milano, via Visconti di Modrone.
L'ordinanza di rinvio a giudizio è stata firmata dai PM Tommaso Buonanno e Anna Ponsero nell'ottobre scorso. Secondo l'ordinanza i tre dirigenti Farchemia " in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, avvelenavano le acque destinate anche al consumo umano prima che fossero attinte". Le sostanze incriminate sono due: il dimetridazolo e la carbamazepina che venivano utilizzate nei processi produttivi dell'azienda farmaceutica, con "potenziale effetto cancerogeno" la prima" e "con potenziali effetti neurodegenerativi e alterazioni dello sviluppo cerebrale" la seconda. Sostanze che, secondo il capo d'imputazione, penetravano nelle acque sotterranee a uso potabile perché non erano stati predisposti né un idoneo sbarramento idraulico né un efficace sistema di monitoraggio delle acque a valle della barriera mediante la realizzazione di piezometri. E questo per molti anni: a Treviglio, dal 1994 fino al settembre 2006. In più, secondo l'accusa, gli imputati "
effettuavano lo scarico di acque reflue industriali contenenti queste sostanze pericolose in assenza dell'autorizzazione prevista".
Oltre al Ministero dell'Ambiente, l'ordinanza individua come parti lese dodici Comuni delle province di Bergamo e Cremona.
L'assessore all'Ambiente Alice Tura ha preso l'iniziativa di proporre un'azione legale unitaria dei Comuni. Nel corso di due riunioni, il 27 dicembre e l'8 gennaio scorsi, è stata valutata e decisa una azione concertata nel procedimento contro Farchemia. Ad essa hanno aderito, con Treviglio, i comuni bergamaschi di Calvenzano e Misano e i comuni cremaschi di Capralba, Vailate, Trescore Cremasco, Campagnola Cremasca, Casaletto Vaprio, Cremosano, Quintano.
Caravaggio ha annunciato che procederà con un proprio legale, mentre Crema avrebbe raggiunto un accordo di transazione con la Farchemia. Anche Cogeide si costituirà parte civile con un proprio legale.
La bonifica della falda inquinata da dimetridazolo e carbamazepina è in corso, realizzata con la modalità del pompaggio dalla falda delle acque inquinate.
L'udienza preliminare avanti il GIP (Giudice per le Indagini Preliminari) dott.ssa Patrizia Ingrasci è fissata per mercoledì 30 gennaio
da www.comune.treviglio.bg.it

mercoledì 23 gennaio 2008

SENZA VELO Donne dell’Islam contro l’integralismo

Giovedì 24 gennaio ore 20.45
Auditorium Centro Civico Culturale largo Marinai d’Italia Treviglio
Relaziona Monica Lanfranco
Introduce e coordina Carla Bonfichi


Che cosa sappiamo del mondo femminile nei paesi di religione mussulmana?
Quali movimenti per la laicità e i diritti delle donne esistono nel mondo arabo?
Perché anche i movimenti faticano a criticare il mondo mussulmano e arabo per la sua arretratezza in tema di libertà e parità tra i sessi?
Che caratteristiche ha il movimento femminista nell’Islam? Quali i punti di contatto con la teologia cristiana femminista?

Ascolteremo storie di donne e dei gruppi femminili che lottano per la parità tra i generi nei paesi islamici, dove spesso dirsi femminista o semplicemente prendere la parola può costare la vita.

MONICA LANFRANCO: giornalista e formatrice sui temi della differenza di genere ha scritto libri sul tema e sulla violenza contro le donne. Dirige il trimestrale femminista Marea, collabora con Cartha e Rai International.

mercoledì 16 gennaio 2008

Il manifesto: Piano cave inquinato? Pagnoncelli dimettiti!


Da ieri in Città. Nei prossimi giorni in tutta la provincia. La campagna per risolvere il conflitto di interessi continua. Pagnoncelli dimettiti.Firma anche tu. Linka, copia, invia, forwarda il manifesto e l’indirizzo della petizione: http://www.pagnoncellidimettiti.org/
Aggiornamento: l’amico e collega Civati racconta di un altro conflitto di interessi in salsa lombarda. Consiglio la lettura.

venerdì 11 gennaio 2008

Slow Food

Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food, secondo il quotidiano inglese The Guardian, è tra le 50 persone che si sono contraddistinte nel ''combattere inquinamento ed effetto serra, nella salvaguardia degli ecosistemi, nella promozione di metodi di sviluppo sostenibile, nella tutela di specie animali e vegetali in via d'estinzione''. E Carlin Petrini è l’unico italiano del team.
A darne l’annuncio è la stessa Slow Food, che ha spiegato che la classifica è stata redatta dai corrispondenti economici, ambientali e scientifici della redazione del giornale anglosassone. Nelle motivazioni della scelta, avvenuta su segnalazione di Vandana Shiva, si sottolinea come ''Petrini sia l'unico attivista anti-McDonald's ad avere accesso agli uffici di David Cameron, David Milliband, Carlo d'Inghilterra, Al Gore e Barack Obama, oltre ad essere ammirato da buongustai facoltosi per il suo impegno per la qualità del cibo.
E come il movimento Slow Food sia oggi presente in 100 Paesi dove sta combattendo la cultura delle multinazionali del settore agroalimentare, responsabili di gravi danni per l'ambiente''. Tra i 50 “tutori della Terra'” figurano politici come Angela Merkel, Al Gore e il sindaco di Londra Ken Livingstone; il patriarca della chiesa ortodossa Bartolomeo I; e personaggi del jet set hollywoodiano come Leonardo Di Caprio.
Insieme a premi Nobel, biologi, attivisti, imprenditori, ma anche gente meno nota, come l'inventore di un sistema per risparmiare energia nei refrigeratori, o un ragazzo che raccoglie impressionanti quantità di fondi per salvare le tigri in via d'estinzione in India, oppure contadini custodi di semi che garantiscono la salvaguardia della biodiversità.
Autorevoli voci della stampa internazionale, inoltre, hanno già segnalato nelle agende 2008 il Salone del Gusto quale ''evento più importante di ottobre'', come ha scritto il settimanale inglese The Economist, o quale must - secondo il sito della tv americana Msnbc (versione via cavo della Nbc) - ''per appassionati dell'agricoltura sostenibile''.
fonte www.verdi.it

mercoledì 9 gennaio 2008

Monguzzi sul caso rifiuti Campania

“Fossero i rifiuti solo davanti alle case di coloro che avrebbero dovuto gestire il problema dell’emergenza in Campania, potremmo dire loro di tenerseli. Ma purtroppo si tratta di una grave emergenza sanitaria che riguarda i cittadini, gente comune a cui va data tutta la nostra solidarietà. Per questo chiediamo a Formigoni di accogliere l’appello di Prodi a ricevere parte dei rifiuti della Campania - ha dichiarato Carlo Monguzzi, Capogruppo Verdi Regione Lombardia. Chiediamo però che sia l’ultima volta che la Lombardia accoglie i rifiuti campani e poniamo due condizioni: primo che i rifiuti vengano preventivamente trattati, così da non creare problemi sanitari allo smaltimento nelle discariche e negli inceneritori lombardi. Secondo che contemporaneamente ci sia una piano serio di raccolta differenziata e di impianti di smaltimento che renda autosufficiente la Campania. A coloro poi che fanno speculazione politica agitando chissà quale dramma per i cittadini lombardi evocando la peste nera, diamo questo dato: si tratterebbe di smaltire 1000 tonnellate in più al giorno per dieci giorni, oltre le 13000 che ogni giorno si smaltiscono negli impianti della Lombardia. Cioè non più di 50 camion di rifiuti al giorno che i cittadini lombardi neanche vedrebbero.
fonte www.verdi.it

Tutta colpa di Pecoraro?

Si è aperta la caccia al Pecoraro Scanio. E’ lui il colpevole. Non Bassolino, non la Jervolino, non i presidenti del Consiglio degli ultimi quindici anni, non la Camorra, non le imprese del Nord che hanno smaltito i rifiuti tossici in Campania per risparmiare, non chi ha preso i miliardi di euro dalla Comunità Europea per opere mai realizzate, non le municipalizzate politicizzate, non i partiti, non la giunta regionale, non le giunte provinciali, non i sindaci contigui alla criminalità organizzata, non chi non ha permesso la raccolta differenziata, non i magistrati che non hanno indagato, non i giornalisti che non hanno denunciato, non i parlamentari campani che stanno a Roma, non le ASL, non chi deve controllare i prodotti alimentari, non chi deve controllare l’inquinamento dell’aria.Nessuna, nessuna stramaledetta istituzione è responsabile di una Regione rovinata, con scorie radioattive sotto i campi di pomodori e un incremento di malati di tumori spaventoso.La colpa è dei Verdi, di chi vuole acqua pulita, aria pulita, carne, uova e mozzarella senza diossina. La colpa è di chi vuole un parco, un albero, una spiaggia senza liquami, depuratori funzionanti.La colpa è di chi vuole la raccolta differenziata, rifiuti zero.La colpa è di chi pensa che i campani siano una popolazione civile come le altre che può ottenere gli stessi risultati per l’ambiente dei danesi o dei californiani.La colpa è di chi dice la verità sugli inceneritori e sul Cip6, la tassa sulla nostra bolletta dell’Enel, che ha sottratto miliardi di euro alle energie rinnovabili per regalarli ai petrolieri.Uno dei più grandi fallimenti politici della Repubblica Italiana è stato trasformato in un problema di ordine pubblico. Bassolino regna con De Gennaro alla sua destra.I colpevoli sono il Pecoraro Espiatorio e tutti gli abitanti di Pianura ai quali era stato promesso che la discarica non sarebbe più stata riaperta.
fonte www.beppegrillo.it

martedì 8 gennaio 2008

DOMENICA 13 GENNAIO 2008 È DOMENICA SENZ'AUTO

Domenica 13 gennaio 2008 le vie e piazze interne alla seconda circonvallazione sono riservate a pedoni e ciclisti, fatta salva la possibilità di rivolgersi alla Polizia Locale – Settore Viabilità (0363 317602) nei casi di deroga previsti.
Le limitazioni al traffico dei veicoli a motore all’interno della seconda circonvallazione sono quelle consuete: sono in vigore dalle ore 9 alle ore 19.30, valgono anche per i veicoli Euro 4, NON si applicano solamente ai veicoli funzionanti a motore elettrico, a metano, GPL e con motore ibrido.
Parcheggi disponibili: parcheggi Baslini e Poste, Pellicano e PalaFacchetti, via Torta e via Galvani, parcheggio Turro, parcheggi Piscina e Cimitero.
In caso di pioggia la domenica senz’auto NON sarà effettuata.
fonte www.comune.treviglio.bg.it

Area ex Baslini: gli impegni assunti dalla società Habita srl per la bonifica della falda, il controllo degli inquinanti e la rimozione dell'amianto

Lunedì 7 gennaio 2008 l’assessore all’Ambiente Alice Tura e lo staff dell’Ufficio Ambiente del Comune (ing. Luca Zambotti e dott.ssa Monica Finardi) si sono incontrati con la società Habita srl con sede in Melzo, che ha acquisito la proprietà Baslini SpA ed è pertanto subentrata a tutti gli effetti di legge nelle operazioni di bonifica dell’area dell’ex stabilimento chimico. Presenti al tavolo anche la Provincia, l’Arpa di Bergamo, l’ASL di Treviglio, la società Cogeide. Assente la Regione che pure era stata invitata. La società Habita era rappresentata dal dr. Dante Emilitri, coadiuvato dai consulenti Habita, ingg. Giorgio Bressi e Stefano Micco, dall’ ing. Stefano Avezzù e dalla dott.ssa Paola Raimondi dello Studio Gavagnin.
Il tavolo tecnico è stato convocato dal Comune di Treviglio per fare il punto sulla situazione della bonifica, visto che il cronoprogramma dei lavori, presentato a suo tempo dalla Baslini, risulta in parte disatteso. In particolare era necessario verificare i tempi di attivazione di tutti i pozzi barriera, completati lo scorso novembre, ed il regolare funzionamento dei pozzi relativi alla messa in sicurezza, realizzati nel 2005. Questi ultimi, nel corso del sopralluogo effettuato da Comune di Treviglio e Provincia, erano risultati inattivi: da qui l’ordinanza del Sindaco per la loro riattivazione e la segnalazione del fatto alla Procura. Si ricorda che la bonifica della falda consiste nel prelevare l’acqua con una serie di pozzi realizzati in più punti e nello scaricarla nel riale Masano se gli inquinanti non superano i limiti di legge. In questo caso infatti l’acqua emunta va preventivamente ‘trattata’ prima di essere scaricata in roggia.
Il tavolo tecnico ha chiarito in questi termini responsabilità e tempi per il completamento dei lavori di bonifica a suo tempo approvati:
Le responsabilità sulla realizzazione dei pozzi, anche interni all’ex insediamento Baslini, sono in capo alla stessa società che aveva avuto tale incarico dalla Baslini, mentre la gestione dei pozzi è in capo ad Habita, che sta valutando il soggetto gestore a cui affidare l’incarico
La barriera idraulica realizzata avrà una capacità di prelievo diversificata sui singoli pozzi e comunque complessivamente superiore a quella originariamente prevista. Per questo Comune e Provincia hanno richiesto la documentazione necessaria per verificare sia la compatibilità degli interventi previsti sui pozzi con i progetti già approvati sia la efficacia dello sbarramento idraulico.
La società Habita si è impegnata a mettere in funzione la barriera idraulica definitiva entro il 31 gennaio prossimo.
L’acqua emunta verrà scaricata, come era già previsto, nel riale Masano, ma essendo aumentata la portata dello scarico, occorre verificare l’idoneità del riale ed effettuare gli eventuali lavori di adeguamento, che saranno comunque a carico di Habita srl.
Per quanto riguarda gli ulteriori lavori di bonifica, Habita ha già provveduto a rimuovere le coperture di cemento amianto e deve ora affidare l’incarico per rimuovere l’amianto presente nelle coibentazioni delle tubature. Il Comune di Treviglio, avendo la società l’intenzione di procedere in un’unica fase alle operazioni di demolizione dei fabbricati, ha chiesto e ottenuto che Habita presenti entro il 31 gennaio 2008 un nuovo cronoprogramma dettagliato con la descrizione puntuale di tutte le singole fasi lavorative. È stata inoltre richiesta la trasmissione a tutti gli Enti del piano di lavoro completo anche per le operazioni già effettuate di rimozione delle coperture di cemento amianto, unitamente alla documentazione di trasporto/smaltimento delle lastre rimosse, con l’invito a trasmettere sempre e preventivamente ogni documentazione in proposito.
È stata ribadita la necessità di trasmettere puntualmente gli esiti analitici dei campioni di acqua per verificare l’andamento della concentrazione delle diverse sostanze inquinanti, e si è auspicato che i prelievi relativi sia alla falda interna sia a quella esterna avvengano in modo coordinato fra la Baslini e la Habita.
Per quanto riguarda infine i costi per i controlli aggiuntivi sul pozzo del pubblico acquedotto di via Calvenzano, il Comune di Treviglio ha dichiarato che essi sono da imputare al titolare del procedimento di bonifica. Il Comune, inoltre, ha fatto presente che sta definendo con Cogeide e Protezione civile alcuni interventi di emergenza per assicurare l’approvvigionamento di acqua potabile alla popolazione e alle attività della zona sud della città nel caso si dovesse riscontrare la contaminazione di questo pozzo.
fonte www.comune.treviglio.bg.it

Politica esemplare a Provaglio d'Iseo


L’azienda municipalizzata assorbe il costo degli impianti fotovoltaici finanziati da una banca con 2 milioni di euro al tasso del 5,9% rimborsabili in 20 anni da installare sui tetti delle case di 100 famiglie del paese.E se l’iniziativa avrà il prevedibile successo la banca ha già messo sul piatto altri 2 milioni per raddoppiare il numero di coloro che potranno usufruire di questa possibilità offerta dagli amministratori del loro comune.In 20 anni le famiglie con le bollette dimezzate ammortizzeranno il costo dell’impianto fotovoltaico installato gratis sul tetto della loro casa fornendo energia pulita, oltre che per se stesse, anche per gli edifici comunali ad uso pubblico che ne beneficeranno gratis come ricompensa.Dal 21esimo anno il debito sarà saldato e le famiglie rimarranno uniche proprietarie di quegli impianti.Un esempio di buona politica che in Italia purtroppo fà notizia e che val la pena far sapere perché non accade in Olanda o in Svezia, ma a Provaglio d’Iseo, un tranquillo borgo bresciano della Franciacorta formato da tre distinte frazioni immerse nel verde degli innumerevoli vigneti a un tiro di schioppo dal lago d’Iseo che in quella zona è dominato da un austero monte a strapiombo.In questo modo la banca finanziatrice, il Credito cooperativo di Pompiano e Franciacorta, con tassi politici aiuta la giunta comunale a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale!Con i pannelli solari ci guadagnano tutti: in salute perché l’energia prodotta è priva di CO2 e in termini economici perché meno costosa degli impianti tradizionali che funzionano a gasolio o a metano.Il progetto è ormai avviato, le prime famiglie avranno gli impianti funzionanti già da marzo 2008.Sono andato a conoscere il sindaco (mia omonima), il presidente della municipalizzata e il direttore della banca
fonte www.danielemartinelli.it

Di Pietro....le ultime parole famose

Di Pietro: “Chi si è opposto ai termovalorizzatori?”. Risposta: “Tu!”Gennaio 7th, 2008
Non chiedetemi come avrebbe titolato “Cuore“…Leggete, invece, questa agenzia stampa e, poi, quello che scriveva Antonio Di Pietro nell’Aprile 2006.
Apc-RIFIUTI/ DI PIETRO: CHI SI È OPPOSTO AI TERMOVALORIZZATORI?“Bene la proposta di Pecoraro Scanio sull’impiego dell’esercito”
Roma, 7 gen. (Apcom) - “Bene la proposta del ministro PecoraroScanio sull’impiego dell’esercito per la raccolta dei rifiuti inCampania e per attrezzare aree provvisorie di stoccaggio. Bisognaperò anche chiedersi se oltre ai mali che hanno determinato unasituazione così grave, come la camorra, non vi sia anche qualcheresponsabilità di chi si è sempre opposto alla realizzazione deitermovalorizzatori”. E’ quanto dichiara il ministro delleInfrastrutture Antonio Di Pietro. “Una opposizione - prosegue DiPietro - che, di fatto, ha messo i bastoni tra le ruotefavorendo, da ultimo, anche le dimissioni del commissarioBertolaso. Avremmo potuto avere - conclude il ministro -termovalorizzatori efficienti ed efficaci già da molti anni senon ci fossero stati ostacoli in nome di uno pseudoambientalismo
da www.marcellosaponaro/blog.it

lunedì 7 gennaio 2008

Nasce Ecomusicalia

Musica e ambiente e notizie positive,dai blog di tutto il mondo!!
www.ecomusicalia.blogspot.com

venerdì 4 gennaio 2008

Cologno al Serio come Khartoum?

Si, per la maggioranza del Consiglio Comunale di Cologno al Serio che ha approvato un ordine del giorno presentato da tre consiglieri leghisti in cui «si chiede che questo consiglio comunale prenda le distanze da questa iniziativa e non appoggi sul proprio territorio azioni o attività in tal senso». Ma poi il Sindaco sminuisce, frena, ritratta… Il solito giochino a cui i leghisti ci hanno abituato.Il documento è stato presentato prima dell’avvenuta approvazione della proposta di moratoria sulla pena capitale da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Di seguito l’articolo di oggi del Nuovo Giornale di Bergamo.
fonte www.marcellosaponaro/blog.it

giovedì 3 gennaio 2008

Bonifica Baslini:aggiornamento della situazione

Nel mese di dicembre l'assessore all’Ambiente Alice Tura ha consegnato ai consiglieri comunali due relazioni informative sulla bonifica in atto alla Baslini SpA, bonifica che è a carico della proprietà e che è organizzata per interventi successivi secondo un progetto approvato in parte dal Comune ed in parte dalla Regione, dal momento che le competenze in materia di bonifiche sono più volte cambiate in base alla legge. Per inciso, negli ultimi mesi è stato formalizzato il passaggio di proprietà dell'area dalla Baslini SpA alla società immobiliare Habita che è diventata così la titolare del progetto noto Piano Integrato Intervento, approvato nella primavera del 2006 dalla Amministrazione Zordan. In base agli accordi presi dalle due società, però, la Baslini continua a rispondere degli interventi di monitoraggio e di bonifica da realizzare al di fuori del perimetro dell’area industriale venduta ad Habita.
La seconda di queste informative (consultabile in allegato) ha reso noto che la bonifica non sta procedendo secondo quanto convenuto ed ha illustrato le misure prese dall'Amministrazione.
Allegati da scaricare:
Relazione bonifica Baslini_21 dicembre 2007.jpg
fonte www.comune.treviglio.bg.it

mercoledì 2 gennaio 2008

Allarme Baslini

La bonifica dell'area ex Baslini,non procede come previsto negli accordi col comune.Così il Giornale di Treviglio del 28 dicembre 2007.Cosa fare?
Per noi Verdi bene ha fatto il Comune ha rivolgersi alla procura di Bergamo,visto "l'inerzia inacettabile"di Baslini(vecchi proprietari) e Habita(nuovi proprietari).Infatti durante varie "ispezioni"da parte dei nostri tecnici dell'ufficio Ambiente,sono stati trovati fermi i pozzi barriera,quelli che dovrebbero tenere lontani dalla falda potabile,le sostanze cancerogene e tossiche stoccate nel sito Baslini.
I dubbi espressi dalla consulta dell'ambiente,e da alcuni consiglieri comunali della sinistra,Zoccoli(Prc)e Guzzetti(Città Inv.) sono fondati.
Non bisogna prendere la situazione alla leggera,visto la presenza nell'immediate vicinanze,di un pozzo di acqua potabile come quello di via calvenzano,che rischia di essere contaminato dalle sostanze cancerogene ancora presenti in Baslini.

Buon Anno

Volevamo augurarvi buon anno a tutti!Per questo diciamo: mai più morti sul lavoro,mai più pene capitali nel mondo,mai più guerre di religione e mai più disastri ecologici.Serve uno sforzo comune,per la pace,la giustizia e la solidarietà!Questo quello che ci auguriamo,e lo auguriamo a tutti voi,senza retorica alcuna!